Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-04-2007, 23.43.29   #24
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Si parla di non indentificarsi con le emozioni negative, altrimenti non potrei vederle (un occhio non vede se stesso...)
L'opposizione che devo fare quindi serve per poterne prendere coscienza...
Se non mi opponessi ad esempio al mio vizio di mangiarmi le unghie, facile che non me ne accorgerei mai, e mi troverei a mangiarmele mentre parlo con qualcuno, senza saperlo e in maniera del tutto automatica... Solo quando nella mia coscienza insorge un opposizione, un "no", ecco che mi disidentifico e posso vederlo --> "Mi mangio le unghie ma NON voglio farlo, ecco che vedo quando me le mangio."

A questo punto a mio avviso, quando si è coscienti di cosa si sta facendo, non è necessario non esprimere... anzi, esprimere emozioni serve a farmele conoscere meglio (sempre che io sia cosciente di cosa sto facendo però...).
La prima tappa di qualsiasi scienza è l'osservazione.

Se dovessi fare una scaletta restando nell'esempio direi cosi:
mi mangio le unghie in maniera totalmente meccanica e incosciente. Non posso controllare tale dinamica perchè non mi oppongo ad essa coscientemente. Poi, apportando un "no" a questo vizio, è come se scattassi un istantanea, una foto che fissa un'immagine. A questo punto mi disidentifico e posso vedere... Ora che sono cosciente che mi sto mangiando le unghie, posso continuare a farlo per osservare così il meccanismo, conoscerlo, e magari in seguito controllarlo...

PS: Ho volutamente usato come esempio un vizio come quello di mangiarsi le unghie perchè al di là delle emozioni negative (o presunte tali) credo che questo valga per qualsiasi tipo di meccanismo inconscio che ci domina, da cui veniamo usati e che dunque non possiamo controllare...
Kael non è connesso