Dalle mie parti la terra nel mese di ottobre ha lasciato posto all'autunno. Capita la giornata di sole, ma è tempo di pensare al definitivo cambio di stagione. Gli alberi dismettono le foglie per prepararsi al letargo invernale e tutti i colori volgono al rosso amaranto, al giallo intenso ed all'oro antico.
Questa zona è ricca di castagne, di noci e di querce. Il sottobosco si arricchisce di funghi. Dai conosciutissimi porcini ai comuni prataioli ma anche i gustosi ovoli, ecc.
Nel sottobosco si respira odore di muschio e legno umido, le foglie cadute tornano alle radici, si mettono ai piedi dell'albero che hanno servito ed egli si spoglia di tutta la sua chioma.
Il tipico frutto del sottobosco è la castagna. La tradizione vuole che ogni riccio contenga tre castagne. Una per il padrone della terra, una per il contadino e una per chi non abbia né terra né lavoro. Il riccio ha le spine per proteggere il suo frutto che si divide in tre per donarsi a tutti, la castagna è simbolo di uguaglianza.
Altro alimento di questo periodo è il tartufo, che personamente adoro ma per molti è disgustoso. ottobre è il suo mese per elezione.
NOTA: Infatti nei primi giorni di novembre a Savigno (BO) si terrà la sagra del tartufo bianco ed in quella sagra i tartufai della zona mostreranno i tesori trovati.
OT: Bbbono anche il risotto col tartufo