Discussione: Riforma universitaria
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Vecchio 07-12-2010, 11.06.18   #5
Edera
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Non si capisce perchè nelle facoltà artistiche se non ti droghi e non conduci una vita 'alternativa' non sei artista. Sto generalizzando, ok ma a me sembra che il trend nel mio corso sia questo, forse ci trasciniamo appresso lo stereotipo dell'artista maledetto che beve assenzio e scrive poesie.
In realtà se l'arte sicuramente può avere un effetto catartico e di 'purgamento emozionale' (arte intendo tutte le forme di espressione.. pittura, teatro, scrittura..) non è detto debba per forza attingere da stati mentali alterati, almeno secondo me.
Anzi credo che fare uso di sostanze nella maggior parte dei casi porti a una sconessione col tutto, dimunisca la vista e ovatti la sensibilità. Magari è più artista uno che sembra apparentemete serio e sempre lucido che uno strafatto dalla mattina alla sera che fugge continuamente da se stesso. Come fai a sentire veramente le emozioni negative o positive (con cui in teoria dovresti lavorare) se conduci una vita soporifera e oppiacea mirando a tirar sera in qualche modo?

Ultima modifica di Edera : 07-12-2010 alle ore 11.32.35.
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