Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Se dovessi sintetizzare in maniera estrema direi che di fondo alla base della bulimia c'è il sentirsi costretti, dei figli, a crescere velocemente per sopperire una mancanza di crescita della madre. Viceversa nell'anoressia c'è il bisogno di accontentare la mamma che vorrebbe che i figli rimanessero sempre piccoli...
Le due cose (bulimia e anoressia) spesso si intrecciano perchè la mamma può presentare entrambi gli aspetti in percentuali e tempi variabili.
Questa è una estrema sintesi, va sempre visto e studiato caso per caso, ma questi aspetti si trovano sempre, più o meno accennati.
Il problema più grande di questi disturbi dell'alimentazione è che le mamme non accettano il fatto che dovrebbero mettersi in gioco insieme ai figli, quindi in questi casi l'unico percorso risanatore percorribile è quello che porta la figlia o il figlio a rendersi indipendente.
Se la cosa riesce, lascia la mamma insoddisfatta, non riesce a vederla come una vittoria perchè comunque ha perso qualcosa.
|
La pulce nell'orecchio è diventata un tarlo...
Ho ricordato cosa ha fatto mia madre con mio fratello, non le andava bene la donna che aveva scelto e si è intromessa con il suo modo di fargli pesare la cosa.... ma non è questo di cui voglio parlare anche se l'ultima frase del tuo post me l'ha ricordata.
E' invece il come fare a mettersi in gioco per far diventare il figlio/i indipendenti.
Non ci dormo la notte a pensare al come.
E poi saltan su anche tante altre domande tipo e mio marito che tipo è?
Secondo me anche lui ha avuto una mamma bambina e ha sofferto da ragazzo di bulimia anche se oggi è capace di una grande autodisciplina.
Allora come la mettiamo?
Io posso per me di certo non per mio marito.
Ma bon andiamo per gradi come si fa a mettersi in gioco insieme ai figli cosa vuol dire?
Ho altre domande ma partiamo da questa