Discussione: Disciplina
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Vecchio 15-02-2007, 17.57.24   #16
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
secondo me ci stiamo perdendo in un bicchier d'acqua...se si trattasse solo di volontà, se non ci dovesse essere costrizione, a che dovrebbe servire una disciplina?
Se voglio fare una cosa la faccio e punto, se non voglio non la faccio.

Solo che non è così. La disciplina ci serve eccome, dato che non siamo capaci di portare in fondo le cose, dato che in noi non alberga una sola volontà.

Se inizio poniamo una Via è percè lo voglio fare. Che me ne faccio di una disciplina? Ebbeh, dato che alla prima difficoltà la mia volontà cambia, non voglio più fare, mi serve eccome.

Il punto è che in noi c'è la volontà di fare ma c'è anche il freno. E a volte il freno è forte, tanto forte da annichilire la volontà di fare. E allora o mi costringo (nel senso di mi obbligo ad andare contro il freno, che viene sentito come volontà anche se non lo è realmente) oppure finisce che non faccio nulla.

Lo scopo delle discipline, in qualsiasi campo, è esclusivamente quello di venire in aiuto quando la volontà vacilla. Mi costringo e vado avanti lo stesso. Poi quando in me ci sarà solo UNA volontà, allora ecco che la disciplina non mi servirà più, mi limiterò alla Via.

Ma se aspetto di fare solo quando "il cuore me lo dice" o quando ho voglia e non mi costringo mai, ovvero se non mi va lascio perdere, mi fermo, aspetto, soggiaccio alle mie voglie, impulsi, istinti, vizi ecc. farò ben poca strada... quella poca che mi permette la scarsa volontà di cui sono capace, quindi non cresco di un millimetro (dato che crescere presupponeanche un aumento della forza di volontà).

La questione del temere le costrizioni è una bufala, una balla con cui mi paro il c..o per scusarmi nel non fare. D'altra parte la cosa è palese... se sono io che mi costringo, se sono io che impongo costrizioni a me stesso, dove è il problema?
Hai ragione Ray.
Nel mio solito incasinare mi accorgo che non ho spiegato a fondo ciò che voglio dire.
Si può parlare di " disciplinare la volontà"?
Citazione:
Al contrario se c'è l'intento di " arrivare"( in poche parole seguire) ad una disciplina, attraverso la disciplina stessa, questo elimina sia il fanatismo e sia la costrizione
A questo volevo rifermi con" l'intento di arrivare", appunto, per arrivare, costringendo/forzando se stessi e dunque andare contro a quegli istinti e pulsioni o la mancanza di voglia in quel momento, quali ostacoli che al tempo stesso mi offrono la scusa a non azionarmi.

In pratica solo attraverso la disciplina potrò unificare quella volontà che ora, a causa della sua frammentaria presenza, da sola non è in grado di fare.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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