Discussione: la musica nel cuore
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Vecchio 04-06-2008, 23.21.15   #54
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Bon, forse prima l'ho messa male, cercavo di dire che non ci vedo due cose tanto discoste, ma anzi collegate. m'è uscito sto modo, evidentemete branduardesco.

Se prendiamo il concetto di mamma chioccia come una che da eccessive cure, ovvero che ne da di più di quelle che servono, come se ne servissero di più... e se prendiamo questo comportamento come un meccanismo che scatta automatico e magari non voluto, dovrà avere una causa.
La domanda potrebbe essere: quelle cure eccessive, quelle che sono in più, a chi sono destinate in realtà?

In automatico al volo ti direi, a me! Ma non ne sono poi così sicura, voglio dire, anche al di là del rapporto con i figli il desiderio di metter sempre pace tra due litiganti,che è tipico della chioccia, potrebbe essere la campanella per altro. Voglio dire, siamo, pardon, sono un'essere profondamente egoista (sisi senza buttarmi nel melodrammatico scenico è così) quindi quell'energia che metto nelle cure in più mi sarebbe molto più funzionale piazzarla a crogiolarmi in me stessa eppure non lo faccio, non sempre, e forse (stò assolutamente tirando fuori a caso i pensieri me ne rendo conto) quando lo faccio è quando salta fuori la bimba abbandonata.
Forse. Stasera più di altre riconosco la grandissima capacità della mente di costruire fantastici castelli di nulla, ve li ricordate Zuzzurro e Gaspare? Quando partivano da una domanda tipo perchè il cielo è blu e per associazioni di parole assolutamente libere (l'altro per rispondere partiva dal gatto che dorme sulla stufa e la stufa era della nonne e la nonna faceva le conserve ecc ecc)arrivavano a spiegare. Ma in reltà arrivavano alla risposta senza aver dato alcuna spiegazione. Ecco io mi sento un pò così, vaglio tutte le molteplici possibilità che la mente mi propone e cerco di avvicinarmi più possibile o al punto in cui qualcuno mi dice "esatto!" oppure al momento in cui sento di esserci vicina. Curiosamente la verità suona sempre male all'inizio..
Dopo questo volo pindarico (gratuito ) perchè mai un essere che si sente solo e triste dovrebbe consumare delle energie che gli servono come oro per coccolare qualcun'altro? Ciò che scrive Nikelise sui poli m'incuriosisce molto, un polo positivo che coccola dona e uno negativo che risucchia e chiede? E in questo gazzabuglio di situazioni la donna provocante e sempre ..ehm..diciamo a disposizione e la donna tutta coccole e priva di desideri fisici perchè immersa nella sua vita spirituale sono anche questi poli opposti si? (lo so che la domanda è cretina ma mi tocca passar per tutti i punti..pazienza)
Quello che non mi quadra molto è che non riesco a capire se tutti questi poli sono a sè, quindi ognuno generato da un archetipo diverso o se in realtà i poli sono generati da un demone ma questi demoni hanno origine da un unico archetipo o da più?..un pò come il post di Ray sugli insiemi..queste azioni , mamma chioccia, bimba abbandonata, donna sensuale, donna distaccata ecc sono insiemi finiti o sono sottoinsiemi di qualcos'altro?
Che mi cambia non lo so ancora però forse se queste manifestazioni fossero polarizzazioni diverse di demoni però provenienti dallo stesso arechetipo invece di correre dietro a ogni polo potrei, forse eh, concentrarmi sull'archetipo e cercare di capire perchè si è scisso così.
stò delirando vero?
Sempre restando legati al film che ha scatenato tutto questo, mi sento molto identificata con il bambino. Per la verità non è solo l'essere orfano ma anche perchè tutti lo prendono per matto e quando non lo prendono in giro lo isolano. Lui è "strano", anche in questo mi ci ritrovo moltissimo, c'è un punto del film dove mi commuove l'anima perchè dice "io credo nella musica come qualcuno crede nella favole", è questo credere che mi lega al film fino alla fine in modo indissolubile. Quel credere che lo spinge e che alla fine lo premia. Io non credo, cioè, non sempre,non in modo incondizionato sono discontinua in questo e questi "buchi neri" in cui sono caduta quando ho mollato la presa mi hanno fatto smarrire la strada. Ora mi chiedo se quel smarrirmi si può leggere come il momento in cui i miei demoni hanno preso il controllo su di me?
Me. Anche questo comincia a farmi pensare. Se ogni gesto è dettato da un demone diverso, più o meno controllato, più o meno positivo non esiste un me.Ma non riesco nemmeno a pensare a più me, nel senso di più Dafne che prendono vita e controllo a seconda del momento, quello credo che sia definito "nevrosi dissociativa" in psicologia, o qualcos del genere, voglio dire, ci DEVE essere un qualcosa che lega queste differenti daf e le tiene assieme, altrimenti come nella discussione dei vettori ogni daf, con il suo polo opposto ovviamente, tirerebbe in una direzione diversa e questo porterebbe allo smembramento se i vettori sono verso l'esterno e alla collisione se fossero verso l'interno. Insomma, mica posso eliminare ste daf (anche se mi fà un senso pensare a tante piccole daffine ) ma non posso nemmeno lasciarle fare...
Un momento. ma, e dico ma, se fosse davvero vero che molte manifestazioni diverse sono riconducibili ad un unico archetipo e se fosse possibile non posizionare quel qualcosa che tiene unite tutte le daf (che non ho minima idea di cosa sia) su una polarizzazione, tipo mamma chioccia ma ad eguale distanza o sopra i poli ( fermatemi....) quindi dovrebbe essere nell'archetipo originario le tensioni e gli squilibri non dovrebbero dissolversi?
Però è anche vero che sia verso l'esterno che verso l'interno se non c'è un polo a prevalere c'è equilibrio...
io se non complico non stò bene.
dafne non è connesso