Discussione: Dimensioni e Frequenze
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Vecchio 02-02-2007, 15.31.08   #5
Ray
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Originalmente inviato da 'ayn soph Visualizza messaggio
Esatto Ray,

parlavo di mondi e di dimensioni che hanno una loro frequenza di vibrazione specifica, faccio un 'esempio:
quando si parla di ottave musicali abbiamo sette livelli o "piani frequenziali", e non soltanto 7, perchè in realtà sarebbero 12, in quanto le reali note sono suddivise nell'ambito di un' ottava in 12 semitoni, dove ciascun semitono occupa un "piano vibrazionale" ben determinato e netto nei confronti del nostro apparecchio uditivo posto all'interno dell'orecchio, che ne percepisce la diversa altezza "captando" una diversa frequenza di vibrazione che si propaga nell'aria........
Non è proprio così la cosa dei 12 semitoni, purtroppo adesso ho poco tempo ma appena riesco riporto la scala musicale pitagorica a confronto con quella attuale così forse capiamo meglio. Soprattutto come si intersecano tra loro determinati ambiti vibrazionali (per esempio il FA# è più alto del SOLb)... il che apre notevoli orizzonti a proposito del tuo "ne percepisce la diversa altezza".
Comunque il concetto che esprimi è chiarissimo e lo trovo decisamente importante.

Citazione:
Originalmente inviato da 'ayn soph Visualizza messaggio
se poi estendiamo il concetto possiamo delineare all'interno di ciascun semitono, altre dimensioni che si generano dallo stesso (armonici), ma che variano in frequenza e in qualità, ma per ora sarebbe opportuno fermarsi sul concetto di ottave, per individuare dentro un "universo musicale" quante ottave avremo.
Le note musicali all'interno delle ottave vengono generate da diversi strumenti musicali, nonchè dalla voce, ove ognuno di questi, in base a dei parametri quali la lunghezza dello strumento, spessore delle corde etc..(o caratteristica vocale per la voce: soprano, mezzosoprano, tenore, baritono, basso) sviluppano una certa quantità di ottave.
Esempio un pianoforte a 88 tasti (semitoni), svilupperà tot. ottave e cioè 88:12=7,3 senza specificare troppo diciamo 7 ottave per intero + 1/3 di ottava........
Qui c'è un'altra questione che sarebbe importante capire bene e che è tutt'altro che automatica. se guardiamo un pianoforte vediamo i tasti in fila e ci immaginiamo che le ottave si susseguano... ovvero che ci sia pari distanza tra le note, così come per i tasti.
In realtà non è così.. potremmo dire che in un certo modo si contengono, anche se sarebbe giusto dire che vanno a spirale (cercherò di costruire un'immaginetta). Per capirci, il la centrale del pianoforte è attualmente accordato a 440 mh (mi pare, forse è un'altra cifra, controllerò) e il la precedente (dell'ottava "prima") è la metà, ossia 220. Quindi possiamo dire, come mi pare di capire dal discorso di Ajn, che in realtà il la a 440 contiene tutta l'ottava precedente e così via.
Questa visione la ritengo assai importante anche per capire meglio il discorso delle ottave di Gurdj per esempio, infatti proprio le note usa lui per spiegare.
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