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Vecchio 04-05-2007, 12.02.30   #15
MoonCat
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In questi giorni, ho inizato a scrivere questo post almeno 10 volte e poi ho lasciato perdere.
E' un argomento che mi riguarda personalmente e non mi riesce facile parlarne.
Una cosa però mi sento in dovere di dirla.
La malattia, parlo per me ovviamente, si sta rivelando davvero una grande possibilità, (parlo di malattie curabili, per quelle croniche sicuramente l'approccio è diverso e l'impatto molto più difficile da gestire).
Per quanto mi riguarda, la malattia è stata l'occasione di prendere in mano la mia vita e ribaltarla completamente.
Ho rivalutato chiunque avessi vicino (quelli che reputavo amici, si sono rivelati delle "schifezze" a livello umano e chi non avevo mai degnato della minima considerazione, ho scoperto essere persone stupende, ho scoperto anche di aver passato anni e anni con persone che, mi sono accorta, non conoscere assolutamente (non conoscevo neanche me stessa in fondo).
Per la prima volta, invece di sentirmi sempre gli occhi degli uomini puntati addosso, sono io che, da invisibile, osservo loro, per la prima volta ho avuto l'occasione di guardare la morte in faccia, di guardarmi dentro sul serio.
Ho scoperto di avere un coraggio, una pazienza, una forza interiore, una sopportazione del dolore, sia fisico che emotivo, che non avrei mai saputo di avere altrimenti.

E' il momento più sincero, umile, introspettivo e permeato di affetto che io abbia mai vissuto. Il più difficile ma anche il più entusiasmante.
Io ne uscirò, sono avvantaggiata rispetto a molti altri, mi rendo conto, ma nell'atrocità della situazione, sarò una persona diversa al termine di questa esperienza quindi se anche fossi stata io a volerla, mi congratulo con me stessa (non augurandolo comunque a nessuno).
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