Discussione: conscio-inconscio
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Vecchio 06-05-2007, 15.59.07   #48
Ray
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Ok.

Io avevo usato i termini nell'accezione della psicologia moderna, che corrisponde solo in minima parte a quello che dici tu (lo dico anche per quelli che hanno una formazione di questo tipo). Il tuo concetto è, se ho capito almeno un po', parecchio più largo di quello.
C'è un fattore comune ai due ed è visibile dall'esempio che porti sui geni del male. Anche in psicologia si dice che sono compensati ma non equilibrati... si tratta della famosa "psicopatia pura", che però è poco più di un'ipotesi.

Invece la psicologia allarga questo anche ad altre situazioni, in effetti, adesso che lo hai fatto notare, in modo decisamente impreciso. Essa infatti considera "compensati" stati di non equilibrio (o diciamo di equilibrio decisamente instabile) nei quali lo squilibrio continua a sussistere (squilibrio inteso come forza squilibrante) ma è momentaneamente tenuto a freno da puntelli vari. Stando al tuo discorso non si dovrebbe parlare in questi casi di compenso ma di "copertura" semmai... un po' come gettare la polvere sotto il tappeto.

Tornando a quello che dicevi tu invece, che non mi pare mi sia entrato del tutto, i compensi dovrebbero portare (o ri-portare) all'equilibrio e sono azioni singole e dirette che o ridanno l'equilibrio o consentono un avvicinamento ad esso.
La differenza grossa è che, se ho capito la dinamica del tuo discorso, l'equilibrio raggiunto tramite compenso è sempre un equilibrio diverso da prima, necessariamente un equilibrio (sempre dinamico) più vicino a quello perfetto, dato che il compenso va a restituire quel che lo scompenso ci ha portato... che è sempre un'aggiunta. Quindi il sistema, raggiunto un nuovo equilibrio, sarà più "largo" di prima.
Viceversa, il compenso che non porta equilibrio (che non sarebbe vero compenso) è simile a quello che dicevo prima (ma cmq il mio era più ristretto) dato che ricerca lo stato precedente (mantenimento dello status quo) e/o fissa uno stato di squilibrio impedendo di fatto, in questo caso, un nuovo equilibrio (a meno di "solvere" di nuovo proprio tutto).
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