Discussione: Il valore delle cose
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Vecchio 28-12-2008, 14.11.13   #1
nikelise
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Predefinito Il valore delle cose

Poteva stare negli scenari mondiali ma credo che si estenda a tutto e quindi stia meglio qui .
Un eminente esponente della City di Londra ha espresso questo concetto:
con questa crisi economica - finanziaria e' saltata la distinzione tra
fair value e market value cioe' tra valore GIUSTO dei beni e valore di Mercato .
In sostanza il valore di mercato cioe' il valore determinato dall'incontro tra domanda ed offerta , con tutti i limiti delle tendenze di mercato generate da fattori irrazionali ecc. ,dovra' sparire ed andare a coincidere col valore Giusto_ fair dei beni .
M aqual'e' il valore giusto dei beni cosa lo determina?
Ricordate l'assurdita' della valutazione a zero della macchina di Red pur perfettamente funzionante solo perche' ha o aveva 10 anni di vita?
Bisogna tornare ad un valore dei beni basato su altri valori che alla fine non possono che essere di maggior peso morale etico o spirituale delle cose .
Nello specifico , per quanto riguarda i mercati finanziari , diceva questo esponente della City ( italiano) che l'architrave di questa nuovo modo di valutare i prodotti finanziari doveva essere il premio di assicurazione che si paga quando si cede denaro ad un ente in cambio di un pezzo di carta che lo rappresenta aumentato del rendimento .
In altre parole la valutazione di questo pezzo di carta e' data dal rischio dell'investimento cioe' dalla solvibilita' dell'ente emittente e cio' determina l'entita' del premio assicurativo piu' alto il premio meno valore ha il pezzo di carta piu' a rischio e' l'investimento .
Chi assicura questo rischi di solvibilita' deve cioe' compiere una valutazione effettiva dello stato economico di chi riceve i soldi dall'investitore .
Si ritorna cosi' al giusto valore delle cose siano titoli obbligazionari siano azioni siano macchine usate o altro .
Questo pero' vuol dire che il prezzo delle cose di tute le cose dovrebbe cambiare, oggi non essendo legato a nulla di solido ma solo all'esuberanza o alla depressione del mercato.
Non so se questo avverra' ma questo e' quello che dovrebbe avvenire e che in un certo senso a volte gia' avviene quando il consumatore saggio non segue la tendenze della moda o del consumismo .
In fondo in discussione e' il consumismo nel senso piu' deleterio del termine .
Lo spirito entra dunque anche nella giusta determinazione del valore delle cose .
Basterebbe questo a cambiare di molto il mondo .
E' questa la strada verso cui ci stiamoo avviando?
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