Visualizza messaggio singolo
Vecchio 03-02-2007, 01.10.22   #8
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Senza scarpe si fa più attenzione se si cammina su qualcosa ce ne si rende conto….si entra nel Sacro….

Se nelle cose metti qualcosa di semplice come il cuore non sbagli…lo senti nel cuore se qualcosa di buono, di bello, di giusto….

Cercare di capire perché la si pensa diversamente è sforzarsi di comprendere che il mondo non è solo come lo vediamo noi…ciò che vediamo è qualcosa di parziale….
Mica facile eh? No non lo è ma ecco perché dico che uno sforzo si deve fare…

ascoltiamo più che possiamo…l’altra campana….se due occhi vedon meglio di uno anche due orecchie sento meglio di una….
Se la penso diversamente ci sarà senz’altro un motivo….comprendere il motivo è meglio che tentare di avere ragione….perché ognuno ha sempre le “sue ragioni” per pensarla diversamente….
E’ costruttivo pensarla diversamente ? Sì se se ne parla con l’intento di comprendere è veramente costruttivo ma solo se si è fiduciosi…se si è aperti a ricevere se no è inutile è pure dialettica…ginnastica per la mente…sterilità per il cuore…
Hai ragione Gris....perfettamente.
Dovrei pensare, nel momento in cui parlo con una persona ad esempio, che il suo cuore, ma anche il mio, qualora io faccia di tutto per non ascoltarlo, è calpestato, rigettato al grado di semplice muscolo, defraudato della sua più alta funzione: l'Ascolto.
Molto spesso però questo avviene o perchè non lo si è mai usato, in quanto si tende a razionalizzare tutto con gli occhi, filtro della mente, o perchè, per l'appunto, la certezza che si ha, quella convinzione di cui percepiamo il potenziale " nostro" è più forte e non possiamo permettere che sia contaminata da stupidaggini che, per fare un esempio, si possono notare nell'altro o in quel che dice.
Da questo va da se che le scarpe quando entro in un luogo Sacro, come il contatto con l'altro o meglio con la sua interiorità, non me le levo poichè in primis non ho alcuna esperienza che mi dimostri il contrario, ossia che il mio " terreno" è sacro, e che quindi mi dia modo di fare attenzione a ciò che può identificarsi come " diverso dal mio modo di pensare" ed in secundis proprio perchè chiusa la mia intelligenza avrò difficoltà a percepire ciò che l'altro incarna con la pretesa di dirmi chissà cosa.
Insomma tutto sommato questa chiusura porta al non rispetto sia che si tratti di me stesso, sia che si stratti dell'altro o del suo modo di pensare.
Raggiungere quel motivo che dicevi ossia il cercare di capire cosa l'altro ci serba con le sue parole..beh...è un momento successivo e solo in quel caso potrebbe essere costruttivo pensarla in maniera differente, perchè vorebbe dire che siamo stimolati, siamo curiosi, siamo vivi anche.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso