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Vecchio 10-11-2007, 16.46.50   #8
gibbi
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Riflessione ....Abbiamo in vigore una legge la Bossi-Fini varata nel 2002 dal governo Berlusconi che disciplina l'immigrazione regolare creando un collegamento tra soggiorno e contratto di lavoro e disciplina diversamente le varie prospettive che si presentano all'extracomunitario.
La legge ha considerato la possibilità che lo straniero abbia una prospettiva di lavoro a tempo determinato e quindi permesso di soggiorno per un solo anno , che abbia invece intenzione di rimanere in Italia limitatamente ad una sola parte dell'anno (come ad esempio un lavoro stagionale) ma per più anni ed in questo caso, per chi svolge ogni anno lavori stagionali è prevista la possibilità di permessi di soggiorno della durata di tre anni semplificando così la vita del lavoratore extracomunitario e quella del personale delle Questure .Se vi è prospettiva di lavoro a tempo indeterminato il permesso di soggiorno è di due anni ,rinnovabile se il lavoro continua ,fino ad arrivare al rilascio della carta di soggiorno (se non erro dopo 10 anni con regolare permesso).
In caso di perdita del lavoro lo straniero può restare in italia per un periodo di sei mesi al fine di trovare un altro lavoro.
Sempre la legge Bossi-Fini al fine di favorire l'accesso di lavoratori extracomunitari che siano già in possesso di una formazione di base e di qualche nozione della nostra lingua e del nostro diritto e a tal fine ha previsto ,nell'ambito di programmi preventivamente approvati, che organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni di volontariato, Regioni ed enti teritoriali possano attivare programmi di istruzione e di formazione professionale nei paesi di origine dei potenziali lavoratori.Questi ultimi frequentando i corsi acquisterebbero una specie di prelazione per l'ingresso in Italia .
E' la stessa legge che ha introdotto la questione tanto discussa delle cosiddette impronte digitali.
Mi sembra una buona e sensata Legge(almeno per quanto riguarda queste previsioni normative ) varata ben 5 anni fa ...... ecco , volevo attirare l'attenzione sul fatto che ciò che manca non sono le previsioni normative ...
manca la realizzazione delle strutture organizzative , ad esempio quelle che ,con riferimento alla legge sopra citata, avrebbero permesso un dialogo informatico effettivo tra tutti i soggetti interessati alle "procedure di ingresso" in Italia .Vi è una generale inefficienza determinata dall'assenza di strutture o dalla scarsa funzionalità di quelle esistenti...si parla di qualcosa più di un milione di richieste di rinnovo dei permessi di soggiorno pendenti delle quali sembra siano state trattate meno della metà e anche queste con ritardi medi di parecchi mesi....inutile avere una legge ( senz'altro perfettibile ) se vi è totale inadempienza amministrativa e strutturale .
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