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Vecchio 10-09-2011, 11.03.09   #27
diamantea
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E' vero Tina, tante barriere architettoniche da superare, non tanto per gli spettatori che si è già provvisto da tempo con le pedane, quanto per gli artisti, tutto scalini e pavimento appunto da sito archeologico.
I camerini per il coro allestiti in zona di passaggio non certo comoda e agevole per un'infortunata.
I retri dei teatri sono tutti uguali, quello che colpisce è il teatro dal lato spettatori. Ieri sera vi era un silenzio particolare, si sentiva solo la musica e quelle splendide voci del nostro grande tenore siciliano e di quel suberbo soprano dell'estremo Nord. Molto bravo anche il venezuelano Sagrestano.
Sembrava che il teatro fosse vuoto, un silenzio particolare considerando che eravamo all'aperto, non ci si aspetta quel raccoglimento, quelle sfumature sonore senza amplificazione.
Sembravamo dentro un utero, protetti da ogni interferenza esterna pur trovandoci sotto il cielo.
Senza descrivere poi il panorama, lo scenario naturale incantevole da dove si ammira l'Etna, la costa ionica da una punta all'altra, quasi...
I greci la sapevano veramente lunga, hanno lasciato questa importante eredità e mi pregio di averne goduto e apprezzato meglio le sue qualità avendone ora acquisito gli strumenti per poter capire.
Certo poi vi è il riscontro negativo con la parte ombra dell'uomo comune. Accanto alle note di insigni musicisti come Bellini, Puccini, mischiamo le meschinità umane, soprattutto l'invidia, e ancora spiacevolmente questa differenza fra la superbia del Nord e la dovuta remissività del Sud in certi momenti pesante da sopportare.
Il direttore d'orchestra invece è un grande signore, gentile disponibile pur nella sua fermezza, checchè ne possano dire le malelingue invidiose. In questo festival belliniano si è dato totalmente, provando con l'orchestra incessantemente quasi tutto il giorno e la sera gli spettacoli, ieri sera l'ho visto per la prima volta veramente stanco.
Storie che lasciano una certa amarezza di fondo, i sacrifici sono stati tanti, la stanchezza meglio non nominarla, anche le soddisfazioni sono tante ma anche altri sentimenti contrastanti per ciò che sotto i riflettori viene ben nascosto e che preferiamo ricacciare ai margini altrimenti ci sarebbe da starsene a casa.

Stasera la Traviata, un'opera che conosciamo bene e abbiamo già rappresentato diverse volte, costumi stupendi, ballerini giovani non di grande esperienza come quelli di Zeffirelli che chiamava direttamente gli spagnoli di flamenco, però c'è molto sfarzo nei costumi, al pari della superbia e l'antipatia del suo regista. I solisti non saranno del livello di Tosca e di Norma ma le voci pulite e intonate.

Sono stanca e un pò giù di tono ma spero di riprendere l'entusiasmo, sono invitata alla festa di Flora stasera.
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