Discussione: Irina e Paolo
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Vecchio 18-02-2010, 12.23.05   #2
stella
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Erano seduti a cena, Paolo osservava sua moglie in silenzio, lei guardava il piatto con estrema attenzione come se il suo avvenire fosse concentrato lì in quel piatto di carne cotta.
Non sapeva più cosa pensare, erano ormai mesi che i lori rapporti si limitavano ai pranzi e alle cene, scambiandosi opinioni sul tempo, sul mangiare, non sapevano più niente l'uno dell'altra, nè se si amavano nè se si odiavano.
Quella sera lui era deciso a parlare, a chiedere a sua moglie dove erano finite le sue risate, la sua voglia di vivere, di raccontargli di lei, delle sue giornate.
Molto coinvolgente questo racconto. Quello che ci vedo è che la situazione descritta accade soprattutto perchè se ognuno non comunica all'altro i propri pensieri, dubbi e paure si finisce con il vivere in due mondi diversi in cui è sempre più difficile comunicare veramente, per paura di sembrare stupidi o inadeguati...

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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Spesso la sera, specialmente in quelle sere tiepide di maggio, la prendeva il desiderio di addormentarsi e di ritrovare intatti i suoi sentimenti ma dei suoi sogni non ne parlava più a Paolo, non voleva farlo sorridere, sprezzante dei suoi pensieri, era convinta che lui non parlasse più il suo linguaggio.
E lui che vorrebbe parlarle pensa la stessa cosa di lei...
La routine dei soliti orari e l'abitudine poi soffocano la spontaneità, ma in fondo credo che questi siano anche delle comode giustificazioni, il tempo per uscire dai soliti schemi se si vuole si trova... a volte basta una telefonata, un sorriso, un appuntamento tra una riunione di lavoro e l'altra per ritrovarsi a rivivere le sensazioni di quando non si era sposati e si faceva il possibile e l'impossibile per stare insieme...
Penso che giochi anche il fatto che non lo/la devi più conquistare perchè sai già che c'è e lo dai un po' troppo per scontato.
Inoltre a cosa serve lavorare tanto se poi non si vive più la gioia di stare insieme? Qual'è lo scopo ?
Sono domande che spesso mi rivolgo quando le giornate sembrano tutte uguali, si fanno i soliti gesti, si dicono le solite cose e non si "guarda" nemmeno la persona che abbiamo davanti....
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