Discussione: Irina e Paolo
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Vecchio 23-02-2010, 00.55.47   #8
filoumenanike
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Irina e Paolo III parte

Il marito l'aveva guardata assorto quella sera di pochi giorni prima e lei non era stata capace di leggere nei suoi occhi, quegli stessi occhi che una volta le avrebbero rivelato le paure che lo angosciavano o le gioie che lo commuovevano.
L'aveva invitata ad uscire e lei aveva volto appena lo sguardo, era molto tempo che non le si rivolgeva con tanta attenzione, pensò ai giorni felici, quando tutto era più semplice e rispose d'istinto, acconsentì ed ora si trovavano lì sotto la pioggia, tutto risplendeva di un luccichio umido, tremolante, sotto il lampione i fili dell'acqua erano intensi, fitti, avevano un'armonia silenziosa, quieta.
A Paolo sembrò di non conoscere la donna che aveva accanto, eppure erano anni che vivevano insieme ma da tempo, ormai, la sentiva distante e diversa.
Si erano conosciuti sui banchi di scuola, lei ragazzina spensierata,allegra, contagiosa con la sua gioia di vivere, il mondo le appariva come uno scrigno pieno di gioelli da aprire per ammirarne le meraviglie, il futuro lo immaginava tinto di rosa, un uomo innamorato di lei,dei bambini sereni in una casa accogliente, un lavoro che le piacesse poi sarebbe venuto il tempo di viaggiare, tutto era possibile e raggiungibile, tutto da provare e conoscere.
Lui ragazzo disagiato, angosciato, ipocondriaco con la tendenza ad esaminare con cura ogni scelta, la vita un baratro nel quale la probabilità di caderci dentro,irrimediabilmente, quasi certa. Paolo fu conquistato dalla serenità che Irina gli ispirava, lei sapeva infondergli coraggio, faceva diradare la nebbia che gli impediva di guardare al futuro in modo positivo e la sua trascinante e argentina allegria gli scaldava il cuore, con lei cominciò a stare bene, a godere di una giornata di sole, non si era mai accorto di come poteva essere facile essere felici, bastava correre in un prato dietro ad un pallone e i tetri pensieri si allontanavano.
Il profumo di lei lo avvolgeva sempre e lo confortava anche quando restava solo, al buio, nella sua grande casa senza calore, nelle sue braccia ritrovava il tepore dolce di quando bambino si rifugiava tra le braccia della madre, Irina si sdoppiava e si univa in una donna capace di far vibrare i suoi giovani sensi e nello stesso tempo in una donna che lo proteggeva e lo aiutava a crescere.
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