Discussione: Tutti all'inferno
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Vecchio 24-01-2012, 15.59.50   #12
diamantea
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Ci vuole coraggio ad esporsi e correre dei rischi, e impegno nel mettere attenzione per non uscire dal binario. A me fa piacere Grey che scrivi, se esageri te lo dirò, senza acredine, so che non sei in malafede.

Sicuramente ci sono dinamiche familiari, stesso problema, stessa radice, ma diverso modo di esternarlo, di manifestarlo nella vita quotidiana. In ognuno di noi la radice ha pesato e condizionato in modo diverso come credo avvenga in tutte le famiglie.

E' vero che ho un rapporto conflittuale con l'uomo, ho difficoltà a coltivare la stima e la fiducia nei suoi confronti, è vero che la condiscendenza, la seduzione mi aiutano a farmi accettare perchè io per prima ne ho un rifiuto, rifiuto su cui ci ho lavorato molto a lungo, con qualche risultato, ma ancora c'è molto di non risolto, la parte più profonda e più dura, penso non la risolverò mai, dovrò conviverci alla meno peggio, avere pazienza quando si affacciano certe risacche, portate a riva da un pretesto qualsiasi, ma poi tornano sempre in alto mare, e per un pò ho l'illusione di stare più serena. Ci continuo a lavorare con buona volontà anche se non credo che mi serva a molto ormai, giusto per non darmi per vinta, per non gettare la spugna, ma i file rovinati non si possono aggiustare, nè cambiare. Non voglio integrare qualche cosa che rifiuto, non voglio ricapitolare se la devo mettere in bocca e sentirne il sapore. Questo il nocciolo. Lavorare a questi sogni mi da l'illusione di risolvere con qualche formula ma in verità voglio aggirare l'ostacolo, non voglio sentire in bocca il sapore dell'acido che sale e mi brucia la gola. Non mangio, prendo il gaviscon e mi ostino nel mio rifiuto.
Chi mi può salvare? Chi mi può aiutare? Nessuno.

Mio fratello ha tutta la mia ammirazione, la mia stima, è una persona rara che si distingue dagli altri sotto molti aspetti, ma c'è qualcosa di profondo che gli rimprovero e questo non passerà facilmente. Anche lui ha sofferto moltissimo lottando passivamente contro due genitori particolari ed oggi è ancora un ragazzo chiuso e introverso su certe cose, non parla facilmente, accomoda e sorvola su tutto per amor di pace, tranne quelle rarissime volte in cui si arrabbia... credo che la sua tendenza a perdersi nel particolare, sia nel lavoro che nella vita privata, con le sue passioni, sia un modo di estranearsi da una realtà dove sacrifica molto di se stesso, per la famiglia e il lavoro, egli non ascolta molto le persone che parlano oltre lo stretto necessario, ha il suo mondo fatto di suoni, immagini ecografiche e scenari naturali, il resto lo lascia scivolare sull'impermeabile. Essendo molto legato alla famiglia tanto quanto me, se non di più, manda le sorelle all'inferno insieme, non ci separa, ma ci manda all'inferno. Questo gli rimprovero, non aver tentato di sottrarci dall'inferno.

Dove sono mamma e papa? E chi lo sa, non ci penso nemmeno, non mi pongo il problema, non li voglio incontrare all'inferno insieme a noi sorelle, per l'eternità, quello si che sarebbe un vero inferno!
Non ho ricevuto tutto il peggio che si potrebbe umanamente ricevere ma quel tanto da averne coscienza che le cose devono andare diversamente e per me non può essere così.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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