Discussione: La Cultura
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Vecchio 10-08-2008, 16.57.36   #5
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Cito testualmente dall'Alchimista di Paulo Coelho un brano che in qualche modo potrebbe essere il conciliatore delle partii. Il protagonista del romanzo riceve da un compagno di viaggio (l'inglese) dei libri di alchimia, l'inglese è geloso di questi libri ma glieli concede perchè hanno un accordo, lui deve imparare qualcosa osservando il mondo e basta e l'altro deve imparare qualcosa leggendo i libri di alchimia e in fondo in fondo l'inglese spera di confermare l'importanza indiscussa dei testi che porta con se senza i quali nonpuò vedere oltre ma dai quali non riceve l'ultima risposta che lo farà iniziare l'Opera. Entrambi allora iniziano l'esperiemento/esperienza e riporto il dialogo finale:

Citazione:
"Perchè parlano in maniera così difficile?" domandò una sera all'inglese. Osservò inoltre come l'inglese sembrasse abbastanza annoiato e dimostrasse di sentire la mancanza dei propri libri.
"Affinchè possano capire soltanto coloro ai quali spetta la responsabilità di comprendere", fu la risposta. " Immagina se tutti riuscissero a trasformare il piombo in oro: in breve tempo l'oro non varrebbe più nulla. Soltanto coloro che percepiscono, soltanto colore che ricercano a lungo, riescono a realizzare la Grande Opera. E' il motivo per cui mi trovo in mezzo a questo deserto: per incontrare un vero Alchimista, che mi aiuti a decifrare i codici".
"Quando sono stati scritti questi libri?" domandò il ragazzo.
"Tanti e tanti secoli orsono".
"A quell'epoca la stampa non esisteva," ribattè il ragazzo. "Non c'era alcuna possibilità che tutti venissero a conoscenza dell'Alchimia. Perchè, allora, questo linguaggio tanto strano, pieno di disegni?"
A questo punto l'ingelse non rispose malgrado l'insistenza. Gli disse, invece, che da alcuni giorni prestava attenzione alla carovana, ma che non riusciva a scoprire nulla di nuovo. L'unica cosa che avveva notato era che le voci sulla gueraa erano sempre più insistenti. Un bel giorni il ragazzo restitui i libri all'inglese.
"Allora, hai imparato tante cose?" gli domandò questi pieno di aspettativa. Aveva bisogno di qualcuno con cui poter parlare per distogliere la mente dalla paura della guerra.
"Ho imparato che il MOndo possiede un'Anima, e chi riesce a comprendere quest'Anima riuscirà a comprendere il linguaggio delle cose. Ho appreso che tanti alchimisti hanno vissuto la propria Leggenda Personale e hanno finito per scoprire l'Anima del MOndo, la PIetra Filosofale e l'Elisir. Ma, soprattutto, ho scoperto che queste cose sono talmente semplici da poter essere scritte su uno smeraldo."
L'inglese ne rimase deluso: gli anni di studio, i simboli magici, le parole diffiicli, gli strumenti di laboratorio... nnulla di tutto ciò aveva colpito quel ragazzo. "Deve avere un'anima troppo primitiva per poter comprendere tutto ciò", fu la sua conclusione. Radunò i suoi libri e li rimise nei sacchi carichi sul cammello.
"Tornatene alla tua carovana," disse "NEppure lei mi ha insegnato granchè".
Il ragazzo se ne tornò allora a contemplere il silenzio del deserto e la sabbia sollevata daglia nimali. " Ognuno ha la propria maniera per apprendere", si ripeteva fra se e se, " La sua maniera non è la mia, e la mia non è la sua. Ma tutti e due siamo in cerca della nostra Leggenda Personale, e per questo io lo rispetto.

Mi è piaciuto molto questo brano perchè pone in evidenza proprio come ognuno cerca diversamente ma pur sempre per arrivare allo stesso punto e non c'è il meglio o il peggio di un modo ma ognuno deve poter accogliere i propri pilastri e punti di riferimento che lo mantengono saldo sul cammino.

Un libro è come vivere l'esperienza altrui per poi cercare di viverla per se stesso o trovare un nome alle proprie, mentre cercare nel mondo le proprie esperienze è come rifiutare che altri ne abbiano già fatte, in ogni caso quando si arriva ad un piccolo traguardo ci si accorge che ci si può arrivare da diverse angolazioni e non è da negare o elogiare nessuna delle due, sono modi diversi e rispettabili.

Il tema non era strettamente spirituale ma la cosa può essere vera ovunque.
L'esperienza altrui può esser utile e accellerare i tempi di una ricerca esclusivamente su campo ma senza poi l'applicazione pratica neppure la ricerca da biblioteca serve a nulla.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso