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Vecchio 17-03-2008, 16.52.31   #6
Uno
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Che sia soggettivo il modo di "vedere" i messaggi? C'è chi li percepisce in sogno, chi nel quotidiano, chi....
Credo non sia possibile che io abbia accesso alla sua porta/metodo e lei alla mia... o no?
Nella prima frase hai descritto una grande verità, nella seconda hai un pò perso la strada, il modo è soggettivo, ma il tessuto in cui viaggiano i messaggi è lo stesso, in un certo senso (non è perfetta al 100% come definizione ma accontentatevi) potremmo dire che un mistico sogna e riceve messaggi ad occhi completamente aperti che però non vedono la realtà (intesa come mondo concreto).
Sia chiaro che sto parlando di un sognare diverso da fantasticare, parlo della percezione di un ambiente sottostante la realtà concreta, ma non meno reale, semmai meno concreto

Legando il tutto al discorso, se valuto solo la realtà concreta, posso vedere i nessi solo dopo che sono accaduti, purchè io abbia abbastanza memoria e capacità di mettere in realzioni le cose, se sono capace o imparo ad utilizzare anche la realtà che conosciamo come inconcreta, non stabile siamo in grado di avvertire (proprio in grado di comprendere è cosa per pochi e a vari livelli) anche le relazioni di causa ed effetto che corrono in un verso temporale opposto a quello che consideriamo concreto (concreto, che adddensa, che coagula, materializza).
Sono certo che sto incasinando profondamente il discorso (anche andando un pò O.T.), ma lascio altri spunti di espansione, se esiste un concretizzarsi degli eventi che procede da uno stato informe e che corrisponde al nostro passato, deve per forza di cose esistere anche un concretizzarsi (seppur da noi percepito come solvere, disgregarsi) che procede dal futuro verso il passato.
Questi brevi spunti aprono la possibilità di comprendere alcune cose:
le cause e gli effetti non seguono solo la linea passato futuro
dal nostro punto di vista il coagularsi è procedere verso il futuro, il solvere verso il passato, le cose sono invertite se lo vediamo nella realtà non concreta, nei messaggi che possiamo cogliere.
se invertiamo con le nostre azioni i processi (solvere verso il futuro e coagulare verso il passato) siamo fuori dal mondo, fantastichiamo e cose simili.
(quando dico andare verso il passato non intendo ricordare o vivere nel passato, come quando dico andare verso il futuro non intendo cercare di prevedere ciò che succederà, anche se questo può accadare).

Post lunghissimo ( e scritto di corsa) ma sono certo che qualcuno pian piano lo smatasserà (anche in nuovi discorsi se serve)
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