Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Anche nel secondo caso stai pensando a quell'uomo con i vestiti di Sole, solo che hai tolto i vestiti di tutti i giorni e hai messo su quelli della domenica
Quell'uomo era disperato e pieno di paura, per arrivare ad un gesto del genere non aveva altre possibilità, questo si significa che la disperazione e la paura con la costrizione a muoversi gli fanno bruciare l'orgoglio personale, la rabbia forse.
Quindi ancora hai messo i suoi panni sopra i tuoi, hai visto/sentito la perdita di orgoglio ma non la paura e la disperazione ....
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Son contenta di aver sbagliato perchè rende ancora di più quel che volevo dire a Grey. Possiamo usare noi stessi e sporchiamo con sentimenti di umanità ciò che non è nel vissuto altrui.
Citazione:
Mettersi nei panni altrui non è facile, anche perchè metaforicamente questi panni potrebbero essere un cappotto, una camicia o una maglia e delle mutande, cioè panni che si fanno vedere o panni che rimangono nascosti. Chi è più ricco può permettersi di avere belle mutande anche se non le vedono tutti, chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese (ovviamente trasportiamo soldi e ricchezza su potenzialità dell'anima) cercherà di vestirsi decentemente e/o il meglio possibile sopra, dove gli altri vedono....
Quindi se siamo "ricchi" come facciamo a metterci nei panni del "povero"? E viceversa, ancor più difficile se siamo "poveri" come facciamo a metterci nei panni del "ricco"?
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Se siam ricchi basterà immaginare di non avere ciò che si ha.. ma se si è poveri effettivamente come si può immaginare ciò che non si conosce neppure. Però l'immaginazione in questo caso può aiutare .. appunto interpretare un personaggio togliendoci l'immagine di noi.. che torna come discorso.
A dirlo sembra semplice.
Siamo attaccati a ciò che pensiamo di possedere di noi