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Vecchio 05-09-2007, 14.17.14   #3
griselda
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Interessante discussione Kael
In effetti la nostra parte animale ci influenza.... come i fermoni che non sentiamo con l'olfatto comune credo che anche la paura abbia un suo odore....ci ricorda la caccia...la sopravvivenza...il potere ... la supremazia....la dentenzione del territorio...
Noto che negli uomini vi è alternanza di preda e predatore bilanciata dalla nostra coscienza del pericolo da noi percepita e/o subita, a seconda dei nostri bisogni/necessità che poi formano il carattere (che è il frutto dell'esperienze?)
Ciò che intendo domandare è se si può essere predatori sino a che non ci capita uno shock che ci porti dall'altra parte e viceversa oppure se si è predatori o prede in un continuo?

Il gatto è come se fosse fermo nel qui ed ora non pensa a niente se non al fissare il cane ma pronto istintivamente a fare, non distratto da pensieri di paura non emette quell'odore che farebbe si che il cane iniziasse la sua caccia?
Grazie
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