Discussione: I giri di c
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Vecchio 05-04-2011, 11.53.29   #4
dafne
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Dopo la sferzata di vento di ieri oggi la giornata si presenta bella fresca, leggermente ventilata con sole caldo e cielo blu cobalto.
Quanto amo questo cielo.
Da sempre i momenti particolarmente "in su" della mia vita sono compensati da momenti altrettanto in giù, è biologico, sapevo che sarebbe successo.
Stavolta neanche ho sperato che non capitasse ma ho atteso, semplicemente, che i demoni prendessero forma.
Li ho aspettati.

Si sono presentati sotto forma dei problemi soliti, dei guai quotidiani, di quelle richieste di saldo debiti puntuali come cambiali scadute.

Li conosco ormai, non ha fatto meno paura ma di certo meno male, sapevo che erano in attesa e che erano tutti roba mia.

Pensando a queste cose sono andata meccanicamente incontro al lago, volevo bearmi del colore e della pace ma la fiumana di gente del mercato ha rallentato i miei passi e mi sono resa conto che no, basta acqua non ne avevo davvero voglia, volevo tornarmene a casa, nella mia aiuola secca bucata come un pezzo di groviera..

Nel tragitto sono passata davanti alla mia chiesetta.
Una vocetta mi chiamava dentro, un'altra invece strepitava che, eccerto, con un problema e solo con quello si corre a chiedere ascolto...

Sono entrata lo stesso, ho seguito la voce che urlava meno e mi sono inginochiata di fronte a quel qualcosa di eterno e caro che sempre riesce a darmi ristoro.

La fede. Un gran bel problema, una delle cose che stò imparando è l'obbedienza e il mettersi nelle mani di Dio, affidarsi a Lui e al suo Volere, a una Provvidenza che non si può nè conoscere nè esperire in pieno.
Un bel problema, lasciare tutto e affidarsi cozza in modo mostruoso con quel bisogno di conoscersi, osservarsi, prendere parti di sè e imparare a dominarle.

Da una parte il fidarsi di qualcosa di esterno, dall'altra il bisogno di riportare tutto all'interno.

Un'altra cosa che ho imparato però è che Dio non risolve i tuoi problemi, a Dio li affidi e Lui può mostrarti, in modi a volte decisamente curiosi, come arrivare nella strada che porta a risolverli.

Ero lì inginocchiata con una mezza preghiera, un problema, uno stato d'animo un pò confuso e senza una domanda precisa.
Volevo affidarmi ma non volevo perdermi, tutto quello che mi stà capitando esiste perchè l'ho creato io e anche perchè una forza superiore ha permesso che si svolgesse proprio in questo modo, in questi tempi.

L'unica cosa sensata che potevo chiedere era la forza, la forza di mantenermi nella posizione di dominare me stessa e iniziare davvero a riolvere i problemi, uno alla volta.

Sono uscita alla fine che la lacerazione era evidente. Affidarsi a Dio lascindo che mi guidasse o prendere in mano le cose e farle andare in qualche modo verso una soluzione?.

Aria, sole e terra, niente acqua per carità. Pensavo a questo e a come sentivo forte quel momento del corso in cui ci avevano messo una corona di carta in testa e ci avevano spiegato che ci allontaniamo da Dio ogni volta che ci crediamo padroni della nostra vita, re e regine del nostro regno, mentre non siamo che servi, alla meglio..ci era stato chiesto di inginocchiarci e deporre le corone ai piedi della croce lasciando il trono a chi poteva occuparlo di diritto.

Per me è stato un momento molto intenso, l'ho fatto davvero e non avevo mai davvero metabolizzato che cos'era successo.

In realtà non c'è alcuna frattura tra il lasciarsi guidare da Dio e il prendere il comando della propria vita, questo ho pensato oggi, la fregatura è quella convinzione errata che la parte che conosco di me stessa, quella che agisce e interagisce col mondo, sia la me stessa che deve prendere il controllo del branco.
Non è così, la riprova è proprio nella forza che ho lasciato che si riversasse nei demoni, chiamiamoli scheletri nell'armadio, irrisolti o problemi contingenti è uguale.

Sarà forse errato chiamare Dio quella forza a cui affidare i miei passi mentre cerco di smantellare la dittatura di questa daf che combina casini a iosa ma è il mio modo probabilmente per arrivare a quella Daf che invece si vuole davvero fare carico di tutti casini e risolverli per bene, la Daf che sà che può farlo perchè il giro perverso è cominciato dentro di me e li deve ritornare,lì c'è la cura, il vaccino di un veleno si ottiene spesso, se non erro, dal veleno stesso.

Insomma, non c'è stupido bisogno o solo comodo nel chinare il capo di fronte a un Dio che mi ha permesso di percepire l'amore come mai mi era stato possibile e sono convintissima che se riuscirò a mantenermi forte nella posizione in cui sono, anche con il suo aiuto, troverò un Credere che è puro, scevro di compromessi, bisogni e brame.

Ma c'è davvero molto da lavorare.
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