Discussione: Segnare
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Vecchio 30-09-2008, 12.11.10   #12
Sole
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Originalmente inviato da turaz Visualizza messaggio
sono d'accordo.
ma quello che ho scritto non per forza va contro quello che hai detto tu.
proprio per un discorso di "Volontà" e "Puntare a un obiettivo" è certo che se tu mentalmente pensi "non sono adatto o altro" nemmeno ti direzionerai verso quell'Intento.
in sostanza nella tua mente... stai creando l'opposto di ciò che vuoi.
Se Grey Owl ha parlato di questo a mio avviso è perchè cmq la cosa lo ha toccato, ne sente il richiamo e magari il suo animo ha un anelito verso di essa.
ma se a quell'anelito non fa seguito Volontà e Decisione (per usare parole di altri 3d) credo che alla fine non faccia altro che "dividersi in se stesso" creando solo una gran confusione.
Non è che se tii capitano le robe le devi seguire tutte per forza... magari sono segnali e prove alle quali anche apporsi, magari radicandosi a terra come sta cercadno di fare Grey, così come riesce, come può fare. Condivido il pensiero di Astral in questo.
Il rischio è grosso, è quello di lasciarsi trasportare in alto senza essere radicato a terra e ciao mente, ciao cuore, ciao tutti e via con le illusioni.. altro che Maya poi.
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Però la discussione alla fine è approdata in esoterismo per cui continuerei sul cercare di capire cosa siano questi segni e cosa fanno e come fanno.

La questione del credere potrebbe essere un "manipolare" la forma verso quel tipo di risultato, siamo fatti di materia è vero però perchè non pensare che l'uomo può -inizialmente con l'aiuto di strumenti come riti rimasti puri, tramandati tradizionalemnte a gente che non avrebbe mai pensato di cambiarli o studiarne la "composizione"- mandare un messaggio alla forma e modellarla?
Certo al nostro livello del controllo dei pensieri e delle emozioni questa è fantascienza, ma un rituale richiede concetrazione, astrazione, preghiera che è anche essa concetrazione e ritiro in se, non vorrei dire cavolate ma azzardo che durante un rituale si è più o meno (più meno che più) coscientemente in meditazione cioè radicati bene a terra e sparati in alto, nel mezzo si sviluppa il tutto, ma questo tutto parte dall'uomo cosciente o meno che sia di ciò che fa perchè usa uno strumento.
Quando si applica un rituale ci sono determinate parole, gesti che segnano nell'aria un qualcosa che prende forme e vibrazioni. Questi strumenti fan si che si possa avere un minimo risultato accettabile, ma al prezzo del'incosnsapevolezza, è vero che uso la penna per scrivere, ma la penna non scriverebbe da sola, è l'uomo e solo l'uomo che rende vivo il rituale. Ecco perchè deve essere credente secondo me, perchè inconsapevole di se stesso e di ciò che fa ha bisogno di usare una forza, grande, esterna, ma che in realtà è sprigionata da dentro l'uomo stesso.

Mi fermo perchè ho paura di sforare troppo.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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