Discussione: in-comprensione
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Vecchio 08-02-2007, 01.25.56   #9
Haamiah
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Inizierei con la comprensione..... il mare può comprendere una tazza se ce la getto ma una tazza non può comprendere il mare se non con artifici (e comunque mai completamente, sempre relativamente) che adesso lascerei perdere.
La comprensione di cui parlavo si riferiva a tutte le 'comprensioni possibili', una tazza potrà comprendere un'altra tazza, o una tazzina o un bicchiere.....ma se come dici, con artifici, avvalendoci del 'come in alto così in basso', dacchè l'uomo ha avuto modo di porsi in relazione al Creato, ha cercato nella propria piccolezza e limitatezza di com-prenderlo, attraverso lo studio e l'osservazione del piccolo, dello stesso uomo, della natura, si è giunti a speculare sull'Infinito, anche se una comprensione 'totale' non potrà mai esservi, ma prendendone una piccola parte con sè è riuscito ad andare oltre........


Citazione:
Tra due o più persone il discorso è simile.....
Senz'altro la convinzione di una persona che ci cristallizziamo mentalmente non ci aiuta, coloro che hanno buone capacità di comprendere gli altri pur conoscendo il proprio dono (di nascita o acquisito con duro lavoro) e fidandosene ad ogni occasione stanno molto attenti ai particolari, cioè a conferme di quello che percepiscono con molta facilità, paradossalmente quelli che non conoscono neanche loro stessi hanno la pretesa di conoscere l'altro su pochi sommari particolari....
.......
Insomma 2, se sono intrigato a non riuscire a vedermi... io non mi preoccuperei di comprendere gli altri... al limite intanto mi costringerei a tollerarli..... caspita se tutti tollerassero tutti che paradiso.... invece no ci illudiamo di fare le cose più difficili per evitare di fare realmente quelle più facili.


Penso che tutti gli esseri umani, anche se non addentro ad un cammino di crescita spirituale, e senza neppure porsi il problema del conoscere se stessi, sicuramente in buona fede, se mossi da propositi di unione e di pace cercheranno di comprendere i loro simili, al di là che poi vi riescano o meno.
Comunque tutti gli uomini, sia che lo sappiano o meno, sono tutti in cammino, ognuno sulla sua strada, ognuno con le proprie sfide, lotte e sofferenze, e si ritroveranno sempre e comunque a relazionarsi con gli altri e quando accadrà che non entrino in empatia con un loro simile dovrebbero quindi, semplicemente sforzarsi di 'tollerare' l'altro e non di comprenderlo perchè sarebbe per loro impossibile....si, capisco, e sono d'accordo, qualora e per chi fosse impossibile comprendere, almeno tollerare, ma 'tollerare'....come suona male, sembra l'opposto della comprensione e compassione.


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