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Vecchio 23-03-2009, 10.27.36   #79
dafne
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Questo è un argomento molto complesso e importante, e dal mio punto di vista stava bene anche in esoterismo, comunque siccome lo vorrei affrontare (almeno all'inizio)da un punto di vista psicologico, ci provo qua, naturalmente insieme a voi spero...
Credo (io ne sono sicuro, ma non voglio fare il solito presuntuoso) che la paura e le attrazioni tra i poli opposti (detti spesso sessi) siano le due principali forze (repulsive o attrattive) che influiscono almeno all'inizio
di un percorso di evoluzione dell'individuo.
Per adesso prendo in considerazione solo la paura, che cos'è la paura? Le si possono dare tante definizioni, ma la "mia" è che la paura è la repulsione da ciò che non siamo in grado di controllare, qualcuno potrebbe dirmi giustamente che non tutto quello che non controlliamo ci fa paura, e allora qual'è un'altra variabile in gioco? E' l'importanza che si da alla situazione, e l'importanza deriva dal fatto di aver o meno superato un determinato punto.
Provo con un esempio che non c'entra niente ma spero renda, se inizio un nuovo hobby, un nuovo tipo di lavoro che mi stimola, all'inizio finchè non mi sarò impadronito "dell'arte" darò grande importanza alla cosa, poi con il tempo diventerà normale, cioè ho già superato la novità, in un certo senso ci sono delle cose che pur non controllandole non ci creano fobie perchè comunque abbiamo superato già la situazione, il discorso si allargherebbe sul perchè con certe situazioni, già alla nascita abbiamo superato lo scoglio, ma questo credo sia un discorso da altra sede (sezione/categoria)
Riparto da qui, ho letto quasi tutta la discussione ma ad un certo punto mi sono accorta di essermi persa e quindi vorrei riprendere con calma.

La paura sarebbe quindi quella forza che ci allontana da un qualcosa su cui non abbiamo controllo.

Era poi faceva un fantastico elenco (a leggerlo mi par di giocare a "ce l'ho ce l'ho ce l'ho, manca...come con le figurine ) in cui si spazia dalla paura di oggetti o animali a paura per alcune situazioni.

Un'altra cosa che ho imparato è che spesso (ma potrebbe essere sempre) spostiamo su oggetti o cose la paura per un qualcos'altro dentro di noi che non siamo in grado di affrontare, in un certo senso lo scarafaggio o il serpente o gli spazi aperti diventano il mezzo con cui veicoliamo un profondo disagio.
Ray sottolineava come affrontare queste situazioni invece che andare diretti al disagio (se ho capito giusto) ci permette di non impazzire.

Mi fermo, per vedere se questo è giusto e per rileggere il resto
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