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Vecchio 25-05-2009, 19.38.43   #3
luke
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Debbo dire non solo del Cicap... in questo caso sono d'accordo con loro.
Ora non entro nel merito del fatto che come ho detto spesso reincarnazione è una parola impropria frutto dell'errata traduzione di Tradizioni orientali.... ma anche il ripescaggio errato di alcune Tradizioni occidentali.

Quello di cui vorrei parlare è il fatto che tutti quelli che parlano di reincarnazione e che soprattutto pensano di ricordarsi di precedenti vite sono sempre state figure spirituali elevate .
Nei casi migliori, o passato un certo stadio di sviluppo interiore non ci si riconosce più con qualcuno di importante ma almeno ci si racconta di aver fatto parte di qualcosa di importante. Potrebbe essere pensare di essere in qualche classe sacerdotale egiziana, un generico druido, essere stati negli Esseni o nei Templari etc....

Possibile che mai nessuno si ricorda di essere stato un orfano vissuto di stenti e morto a pochi anni chiedendo l'elemosina? Nessuno si ricorda di essere stato un contadino senza macchia e senza lode? Eppure soprattutto quest'ultima è statisticamente molto probabile per tutti...

Nessuno (anche se sui libri romanzati si legge) riesce a collegare la miserie attuali (che so problemi di salute) a qualcosa che potrebbe aver scatenato questa cosa in passato. Al contrario tutti dicono di aver qualche potere e/o comprensione etc ereditato da quel periodo.

Potrei continuare ancora ma per ora penso di aver introdotto il discorso che mi piacerebbe proseguire senza condizionarlo.
Personalmente, anche prima di leggere qualcosa sull'argomento, mi è stato sempre difficile accettare l'idea che si abbia una sola vita,una sola possibilità per poter fare tutto ed essere poi destinato irrimediabilmente all'inferno o al paradiso...
Se uno vive 15 anni ed un'altro 90, il secondo teoricamente avrà molte più possibilità per comprendere eventuali sbagli, corregerli ecc e questa cosa non mi è apparsa mai molto giusta.

Mi suona meglio il fatto che lo spirito abbia diverse possibilità di fare esperienza e di evolvere tramite le varie incarnazioni con le quali fa esperienza della materialità e può avere possibilità di conoscere le varie realtà (ed i loro contrari) in base al livello evolutivo raggiunto, di vederee comprendere gli effetti di determinate azioni e le conseguenti reazioni.

Ovviamente è chiaro che il singolo individuo dovrebbe cercare di evolvere il più possibile durante la sua esisenza, senza aspettare altre vite (che per ciò che ho letto saranno dello spirito e non sue, il singolo essere umano ha un solo giro a disposizione), in modo da trasmettere qualcosa di veramente importante allo spirito: anche qui sul forum ho letto dell'importanza del "metterci l'anima" nel fare le cose, anche le più banali, e non solo in senso figurato.

Sui ricordi delle vite precedenti che vengono fuori ad esempio nei casi di ipnosi regressiva, credo si tratti di immaginazioni e ricostruzioni mentali basate sulle conoscenze acquisite durante la nostra vita, altrimenti tutti quanti se sottoposti ad ipnosi, dovremmo conoscere chissà quante lingue, fornire rivelazioni storiche fenomenali, sfoggiare conoscenze multidisciplinari sconcertanti ecc
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