Discussione: Tutankamon e il vino
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Vecchio 07-04-2007, 01.13.09   #35
jezebelius
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Prendo come spunto quel che Ray, in un'altra discussione,
http://www.ermopoli.it/portale/showt...?p=32535#32535
ha lasciato e che ho quotato:

Citazione:
Molto interessanti le considerazioni sulle benedizioni. Basti vedere l'effetto della preghiera (che è un bene-dire). Viene da immaginarsi cosa doveva essere il vino (è quasi tutto acqua) benedetto da Gesù nell'ultima cena... e quindi a cosa può passare / si può far passare in questi modi
Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se dicessi che il vino fa uscire e amplifica quello che c'è in un individuo?
Sono sicuro che chiunque guardando indietro nelle proprie esperienze lo può aver ossevato..
il buono, gioviale, allegro se beve fa sbellicare dalle risate tutta la compagnia... mentre il violento spacca e fa danni... poi sappiamo che in tutti noi c'è buono e cattivo, quindi il pensiero del momento nell'ubriaco esce come da un cannone... se anche uno è cattivello in una baraccata tra amici può comunque essere allegro e di compagnia....
Il vino fa sangue.... forse questa non è la sezione giusta... ma tant'è che siamo qui un accenno da approfondire...
Ci alimentiamo in varie maniere... (cibi, aria, emozioni, aria, impressioni etc etc) e anche solo tra i cibi ve ne sono di diverse caratteristiche... non parlo di proteine, grassi etc e neanche di tossine o altro... parlo di capacità alimentare "psichica"... che può essere più o meno raffinata... il sangue nella sua componente vitale... ha bisogno di alimentazione raffinata...
Il sangue di Cristo prende questo concetto e lo porta ad altri livelli.... ma non ne parlo qui adesso
Da qui il vino nella benedizione assume una valenza particolare ossia una modificazione delle sue molecole.
Il fatto che tale " alimento" possieda caratteristiche particolari mi fa pensare che gia di per se, tenendo conto delle operazioni di trasformazione e quelle di conservazione, questo vino è più importante di quanto si pensi. Non so se si possa fare riferiemento all'ambrosia ( ossia al nettare degli Dei ) quale analoga bevanda, nel qual caso si potrebbe parlare di " percezione dell'eternità".
Ed è proprio bevendo il vino che, probabilmente ad un livello inferiore ma non per questo secondario, il berlo ci consente una percezione particolare, ad esempio come essere " fuori " ma al tempo stesso qui ma un un pelino più su...rispetto a quando non si è bevuto il vino, appunto.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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