Discussione: I personaggi
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Vecchio 16-01-2005, 17.28.37   #3
Uno
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Brava Shanti! Una discussione interessante con molti possibili sbocchi...
E' un interpretazione della realtà che spiega molti processi psicologici, anche se io propendo più per il Pirandelliano "Uno nessuno centomila".... cioè vedo che in noi ci sono una miriade di personaggi (fino all'eventuale individuazione "alla Jung") che fuoriescono in base alle circostanze esterne, noi non ne abbiamo il minimo controllo e non possiamo autonomamente dall'interno far altro che osservarli, se abbiamo qualcuno che è in grado di mostrarceli ed evidenziarceli il lavoro è più spedito, ma se si arriva a comprendere questa nostra frammentazione, intendo non solo intellettualmente, si può già iniziare un processo di evoluzione (non dico guarigione perchè il frammentato non è malato, anche se l'unito è sano) allo stesso modo che l'alcoolista può smettere di bere quando si rende conto di essere alcolizzato.
Credo che la psicologia sia ancora giovane e non abbia ancora riscoperto tutti i "misteri" della psiche umana, ma ne ho tenuto, e ne tengo conto per la sua attualizzazione delle vecchie Conoscenze, peccato che solo alcuni dei suoi esponenti, tipo Jung, si siano presi la briga di studiare le vecchie tradizioni.
Una cosa che secondo me la psicologia non prende in considerazione è "l'Essenza" cioè quel qualcosa che esisteva prima del corpo e esisterà dopo della sua fine, non parlo naturalemente di Shanti, Uno, Era etc.... ma delle "loro/nostre" Essenze una specie di serbatoio che "registra" le esperienze inidipendentemente dallle personalità e dai personaggi.
Quella del bambino fino ai 3 anni.... il problema è che dopo i tre anni "continua" a lavorare, solo che essa può registrare soltanto esperienze nuove, invece noi continuiamo a passare tutte le nostre vite a girare intorno sempre alle stesse esperienze per cui l'Essenza in una vita comune ha poche possibilità di crescere, sembra pessimistico ma così è la natura, non ha la nostra fretta, però l'individuo che Comprende queste cose in una vita può fare molto lavoro non facendosi intrappolare sempre dalle stesse spirali.
Torno alla pura psicologia...
Citazione:
nella memoria del bambino vengono registrate tutte le informazioni udite, viste e vissute
ricordiamoci... cosa non presa in considerazione, che anche quando dormiamo o siamo incoscienti (secondo il normale concetto di incoscienza) registriamo tutto e questo è importante ad un livello di difesa più basso, es se durante un intervento chirurgico i medici parlando dicono:"poveretto come è messo male", il paziente potrebbe avere impressa la suggestione di non poter salvarsi.... ma anche frasi tipo "Le madri rompono sempre le scatole" magari mentre i medici parlano di proprie situazioni familiari, può imprimere suggestioni che verrano rapportate alla propria vita.
Teniamo in considerazione che anche senza essere privi di conoscenza (che strano modo di dire.... sembra che da "svegli" ne siamo provvisti ) in momenti di intorbimento... tipo in depressione o sognando ad occhi aperti in maniera incosciente etc etc, siamo anche più vulnerabili.
Tornando in topic la cosa che alcuni studiosi stanno riscoprendo è che una suggestione, un apprendimento, una qualsiasi esperienza che fa l'essere ancora frammentato si fisserà nello specifico personaggio che in quel momento è padrone dell'individuo, e gli altri potrebbero non esserne neanche coscienti, questo spiega il perchè certe informazioni si ricordano in determinati momenti.... cioè quando torna a galla il personaggio che l'ha memorizzato... e spiega il perchè unificandosi si inizia a ricordare molto di più... sino al tutto...
Ce ne ancora ma non voglio annoiarvi tutto insieme.
Uno non è connesso