Discussione: Paura di essere felici
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Vecchio 31-05-2011, 12.37.59   #8
Faltea
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Possibile quindi che la felicità la si possa equiparare ad una droga? E che noi di conseguenza saremmo i tossicodipendenti sempre alla ricerca della prossima dose con la paura di cadere in crisi d'astinenza?
Concordo anch'io con il pensiero di Gray, ma mi ha folgorato questa affermazione/provocazione e mi ha fatto riflettere sulla possibilità dell'assuefazione alla felicità..
C'è un qualcosa che non ho colto bene... Come se una condizione di felicità protratta portasse ad una stasi stucchevole che degenera in sofferenza, in voglia di cambiare e distruggere questa felicità per dare "moto"...

E' troppo per aria per ora... passo..

Dicevamo...
Concordo che la paura parte dal pensiero che chi o cosa ci rende felici venga a mancare, ma se arriva come una condizione di Grazia come si diceva prima (Edera mi pare ) non è legata ad un fatto ma a noi stessi, è libera da paure?
No, il battito aumenta, sudorazione, stato di agitazione che se il corpo non interpreta nella maniera giusta attiva tutti i campanelli di allarme, ansia e stato di panico.
Come diceva Uno, se la sensazione supera un tot.. crak.

Uno contiene un po' l'altro, soffri ma sei un po' contento perché ti senti più vivo, sei felice ma soffri un po' perché hai paura che ti portino via questa felicità o non la comprendi appieno e ti mette agitazione...
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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