Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Giusto per pignoleggiare un pò un pignolo (nel vero antico senso della parola) non è prolisso, tende più alla sintesi vera.
Un prolisso non si infastidirà mai per un sintetico (intendo chi ha realmente la capacità di sintesi ma comunica), forse per chi crede di farlo senza riuscirci, o che è stitico (di parole) solo per pigrizia e perchè è convinto che tutti debbano comunque capire ciò che dice.
Anche un prolisso reale, intendo colui che arricchisce di particolari ciò che dice non è male... insomma in sintesi il vero comunicatore è in grado di oscillare nei due opposti a seconda dei casi, quelli che rimangono sempre negli estremi di solito parlano tanto o poco ma comunque comunicano poco.
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In sostanza colui che comunica ha la capacità di muoversi sia nell'ambito delineato sia per il prolisso e sia per il sintetico?
In questo caso, allora, penso comunque alla mancanza di questa capacità in chi cerca di destreggiarsi sia nell'uno e sia nell'altro, convinto pure di comunicare.
Stavo pensando che la comunicazione e quindi la comunicativa ossia la trasmissione di particolari o semplici concetti, alla fine, predilige chi è abbastanza elastico ovvero che non possiede limitazioni.
Così come la pigrizia ad esempio, che porta Tizio ad essere sintetico ma senza succo, così per una esigenza di essere al centro dell'attenzione per dimostrare di conoscere un determinato argomento,l'essere prolisso, potrebbero risultare utili ai fini della conoscenza di se. L'unica cosa è rendersene conto e se da solo Tizio non ci riesce, allora può essere d'aiuto, qualche volta, Caio che glie lo fa notare.