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Vecchio 19-10-2006, 09.53.48   #11
Uno
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Visto che Melussyn si è talmente fermato da non proseguire più (è ho un'idea smentibile del perchè) propongo (cercando un tema che sembra non esistere) un'altra lettura del serpente, banale, scontata ma che alla fine rimane sempre in superficie.
Senz'altro già molti hanno associato il serpente alla kundalini o alla corrente primaria del nostro essere quella tensione che attraversa in maniera variabile la nostra colonna dorsale, quella stessa simboleggiata nel simbolo della medicina (li sono due i serpenti ma adesso non ci allarghiamo nel discorso).
Velocemente:
Il "serpente" che si alza è scambato con l'acquisizione di capacità anche sopra naturali.
esiste qualcuno che non abbia il "serpente" alzato e non sia dentro una scatola di legno con una crocetta sopra?

Quindi il discorso deve inevitabilmente variare sull'intensità e la portata di tale movimento del "serpente", ma anche dalla resistenza ad esso, un corpo non preparato riceve Conoscenza (nel senso più ampio) ma senza preparazione questa si tramuta in.... "sogno" (intendo non in posizione orizzontale, ma vivendo), ecco che ci si crea una propria realtà soggettiva e la si scambia per reale (lo so che questo semplice aggettivo apre mille diatribe)

etc etc......

si potrebbe disquisire su cosa fosse il paradiso originario, non nego che ci sono state figure storiche (anche se non dimostrabili secondo i criteri scientifici moderni) che hanno anche impersonato il senso del serpente in una reale rappresentazione, ma queste sono curiosità senza valenza per un Ricercatore.
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