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Vecchio 31-05-2008, 06.29.38   #2
nikelise
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Vorrei discutere di un'argomento un pò difficile da trattare, è da un pò di tempo che penso a come aprire questo post, la mia intenzione è quella di parlarne da un punto di vista serio senza cadere nel pruriginoso o volgare.

Osservandomi noto che una parte della mia quotidianità è spesa dalla ricerca di immagini e fantasie sessuali. Dall'età di 14 anni in poi la masturbazione è stata una costante nella mia vita. Ho sempre ritenuto un fattore fisiologico avere questa pratica di autoerotismo al fine di provare piacere che nel tempo non ho mai abbandonato.

Quello che noto in me è una forma di ossessione riguardo la fantasia sessuale, ricerco immagini pornografiche e vivo fantasie sessuali (situazioni in ambito eterosessuale e convenzionale).

Lo scopo è quello di evadere e ricercare piacere, in genere è una pratica che associo come anti stress. Ne provo vergogna ed è per questo che ho deciso di aprire il post.
Questo lato di me lo nego, ne provo vergogna e lo subisco, lo ricerco nei momenti privati. Mi sono sempre detto "che male faccio se mi concedo un momento di intimo piacere?". Però noto che non riesco ad andare oltre al giustificarmi, non riesco ad analizzarmi in questo frangente ed è per questo che mi rivolgo al forum.

La dinamica è profonda, consueta, codificata nella sua meccanicità e questo mi turba. Posso desistere per un periodo ma poi ritorna con la fantasia, con la voglia di vedere immagini di corpi femminili nudi, di pratiche sessuali. In quel frangente sento un'eccitazione meccanica che parte dagli occhi e passa per la mente per giungere al piacere indotto.
Sono dipendente dalle immagini sessuali come dalla nicotina, dico che smetto ma poi non lo faccio mai, anche se non nuoce alla salute come le sigarette è però una dipendenza.

In una prima analisi noto che ho sempre separato la pratica di autoerotismo dalla mia attività sessuale di coppia, come dire sentimento e trasposto nell'attività di coppia e dall'altra sfogo e antistress.

Forse cè una repressione sessuale?
Probabilmente quello che non vivo nell'attività sessuale di coppia lo ricerco con la fantasia e nelle immagini.

Si tratta di una deviazione avuta nell'adolescenza?
Associo le prime esperienze a dei momenti emozionanti e peccaminosi. Subisco il fascino del peccato, del "vietato ai minori".

Voglio capire il meccanismo automatico che lavora dietro a questa pratica, ne vogliamo parlare?.
E' una nevrosi a mio parere causata da 2000 anni di insegnamenti secondo i quali il sesso e' peccato.
Se avessi vissuto in grecia nel 500 A. C. questo post non lo avresti ''postato''.
E piu' te ne vergogni ,piu' razionalmente ti condanni piu' la nevrosi emerge. Vedi quanto dicevamo sui Demoni..
Un buon contributo a risolvere questa nevrosi e' venuto da Papa Woityla con la sua teologia del corpo nella quale il sesso viene nobilitato facendo emergere il suo aspetto '' relazionale'' e non solo biologico (riprendo qui un post di Uno sulla Chiesa Cattolica nel quale mi pare desse al sesso solo questo rilievo ).
Papa woityla ha dato dignita' anche e proprio all'aspetto ludico dell'unione dei corpi come uno dei modi di relazionarsi di due persone che si amano.
E' comunque l'amore che evita il cattivo uso del corpo.
In questo senso credo che il paradosso di Uno '' PUO' BASTARE TENERSI PER MANO '' vada integrato :
piu' la relazione si approfondisce e si intensifica piu' tutto l'essere e quindi anche il corpo sente il bisogno di approfondire la conoscenza del corpo dell'altro a prescindere dai fini riproduttivi.
All'inizio puo' bastare tenersi per mano dopo non piu'.
Questa e' una nobilitazione del sesso proveniente da quella stessa fonte che lo ha condannato.
Di piu' non si poteva chiedere.
Ma c'e da fare ancora un percorso per accettare il sesso in quanto tale e cosi' guarire le nevrosi.
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