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Vecchio 31-05-2008, 13.26.56   #4
jezebelius
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Devo dire che anche per quanto mi riguarda, avevo intenzione di affrontare una discussione di questo tipo.
Se non dal lato prettamente sessuale, da quello di " emozione forte " e ricerca di questa.
Probabilmente ci troviamo nello stesso bacino quindi male non fa.

Beh, forse è vero che una cattiva - nel senso di non completa e/o appagante - esperienza può portare a deviazioni che forse bisogna correggere.
Intendo per deviazioni quelle pratiche, di qualsiasi tipo e non da considerare in maniera esclusiva come negative, che, diciamo, escono fuori da un concetto del sesso tradizionale ormai condivisa, entrando in una forma alternativa di questo. Del resto pratiche di questo tipo, pur cambiando la manifestazione - infatti nel periodo a cui ha fatto riferimento Nike, ovvio, i film non esistevano ma c'era comunque la pratica reale - portano in se un qualcosa che giocoforza ci contagia.
Sto cercando anche io in questo periodo di " vedere " determinate caratteristiche e dinamiche e mi accorgo che non è affatto semplice!
Ho notato che, come tutto, anche questa "voglia" di emozioni forti, da soddisfare con immagini, oppure da vivere con fantasie o, ancora, da vivere su se stessi cercando di fare qualcosa di inusuale, al di fuori della norma, tornino ciclicamente ogni volta con una intensità maggiore.
Devo dire che ho qualche difficoltà sia a vederle e quindi osservarle e sia talvolta a resistere. Ciò significa che non ho ancora - e te pareva! - , una resistenza buona in questo senso.
Per il momento allora mi fermo a constatare, perchè mi pare di non potere fare altro, posto che l'equilibratura va fatta appena si possiedono i mezzi.

Per quanto mi riguarda la vergogna se pure è minore rispetto a prima, talvolta c'è e sicuramente mi condiziona. Quindi forse questo è un punto.
Altro punto è che ste fantasie hanno una doppia funzionalità come ho detto. Vale a dire sia quella di fornirci un appagamento, guardandole, che ha sede nell'istinto - l'animale comunque è presente; il dare libero sfogo a ciò che si tiene represso certamente attiva un meccanismo - e sia la funzione di colmare qualcosa che manca e lo si vuole fare attraverso questi modi.
Terzo punto, se è vero che con questo sistema mi nutro è anche vero che, mi pare, di nutrire altro da me
ossia qualcosa che, pur trovandosi all'interno è all'esterno.
Mi rendo conto che si capisce poco ma al momento son arrivato sin qui.
Certo è anche vero che siamo condizionati da ciò che vediamo e lasciamo entrare ma forse quando capita quello forse è il momento non di scacciarlo ma vedere che c'è un meccanismo che agisce in sordina.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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