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Vecchio 01-06-2008, 00.08.25   #8
Grey Owl
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Una cosa che ho notato in me è che nei rapporti intimi con mia moglie vi è un procedere verso l'atto attraverso un crescendo di passione. E' un percorso fatto di carezze e contatti che ci porta verso una maggior eccitazione, quello che in genere si chiamano preliminari. Vi è sintonia e complicità in quei momenti, fatto è che ci si accorge se uno dei due ha un cambio di intensità. E' un'incontro di corpi, di emozioni che s'intrecciano. Dopo aver raggiunto il culmine si rimane abbracciati, è un momento in cui ci si sente più vicini, ci si riposa dopo aver speso energie. L'atto sessuale è una partecipazione di corpo e di anima, di intima condivisione.

Nella masturbazione vi è una ricerca del climax, del coito rapido allo scopo di sfogare la pressione.

Nel mio periodo adolescenziale (dai 13 ai 17 anni) le ragazze erano idealizzate, il mio rapporto con loro era basato solo sull'amicizia, allo stesso tempo iniziavo a scoprire le riviste pornografiche. In quel periodo si è formata una netta divisione tra la "sessualità reale" e quella immaginata e vissuta nelle riviste allo scopo di sfogo.
Solo verso i 19-20 anni ho cominciato a fare esperienze intime con le ragazze e ad avere rapporti intimi.

La masturbazione mi pare quindi un retaggio della mia fase adolescenziale ed è legato a come mi rapportavo col mondo in quel periodo.

Non provo vergogna nel masturbarmi però mi accorgo che dopo l'atto quello che prima pareva un'esigenza, dopo non lo è più. Se prima un'immagine ricercata era attraente, dopo è deprecabile. La pornografia è la mercificazione di un atto fisico che in sè risulta essere un'attivita fisica, non ha nulla di erotico o eccitante.

Quello che cerco di analizzare è come poter gestire l'esigenza di volermi sfogare con la masturbazione. Quando sono in quello stato che nasce dentro me, la fantasia galoppa e sento dentro una pressione che sfocia nella masturbazione.

Non reprimo di certo, però ritengo giusto comprendere il meccanismo che per il momento non riesco a vedere e che subisco.
Parlarne apertamente in forum è un mezzo per portare fuori (allo scoperto) un lato della mia vita che vive nell'ombra.

Rispondo a Daf: Quando mi masturbo non penso a mia moglie e non la vivo come un'atto che la offenda. Ho notato che ricerco atti pornografici che stuzzicano la fantasia, in genere sono un pò estremi e non consueti (per intenderci la donna volgare e vogliosa). La donna disinibita e volgare mi eccita ma se rivedo la stessa scena o le stesse immagini dopo lo sfogo mi accorgo che non c'era nulla di eccitante. La pressione interiore è come un filtro che nasconde la cosa per quello che è, un atto fisico senza sentimento.

Ultima modifica di Grey Owl : 01-06-2008 alle ore 00.22.52. Motivo: Ho letto l'intervento di daf e rispondo...
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