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Vecchio 08-10-2008, 13.49.24   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
.... un conto è il rispetto della normativa , un conto è la condivisione ,

lo scambio che tu genitore dovresti comunque avere con tuo figlio sull'andamento del suo rendimento scolastico e ciò indipendentemente dalla formale comunicazione della scuola ... una vocina mi urla ... però visto che lo mantieni e che è a carico tuo in tutto e per tutto .... non sarebbe "corretto" che tu potessi essere informata sul suo andamento ?
Tanto per la cronaca in classe di mio figlio hanno firmato per il voto segreto 25 studenti su 25
Quindi anche tuo figlio ha firmato, mi pare di capire.
Devo dire che sono collegate, a questo discorso, tante cose. Prima fra tutte una non più attuale - forse mai stata a parere mio - identificazione del limite che intende definire il maggiorenne e per questo differenziarlo dal minorenne. Ma qua esco fuori dal seminato, però è indirettamente richiamabile, secondo me.

Direi che concordo con te su molti punti. Dico anche che, forse, bisogna guardare la cosa " dal punto" del neo maggiorenne.
E' ormai pacifico che molti non aspettano altro, per la patente o fare tardi, per avere insomma quei privilegi che sono preclusi di solito prima del compimento della maggiore età e tanto altro. A questo punto, il potere disporre di una propria situazione rientra nella ( probabile ) facoltà di gestione, da parte del/della ragazzo/a, sia di questa ma anche della conseguenze che ne possono derivare. Cioè se per esempio tuo figlio ha firmato è implicito che si assuma le responsabilità nascenti da questa scelta. Giocoforza, a questo punto, pure questo "ora rientra " in quello che il giovane ha attesa di definire. Della serie: " ora sono maggiorenne, la legge dice che lo sono, e siccome della situazione scolastica non mi va giu che te ne interessi pure tu, firmo! ".
Per altro però hai ragione.
La cosa nella sua formalità, e per quanto formale, comunque incide sulla condivisione. Non direi che andrebbe ad incidere solo sull'andamento scolastico o sulla possibilità di conoscerlo ma per effetto di questo che esprime una manifestazione di libertà " dal " genitore, anche sul resto del rapporto. E' inevitabile, secondo me, un cambio di questo rispetto a come si manifestava prima; insomma un riconoscere che, a prescindere dalla formalità di una firma, un rapporto muta comunque.
Ora, detto questo, è vero che sta ancora a casa, pur se maggiorenne, e lo stesso " dipende " dai genitori, ciò però non escluderebbe un approccio diverso che diventerebbe collaborativo, e per questo condivisibile partendo da basi differenti - cioè non dal presupposto " siccome stai con me a casa per questo mi dici tutto quello che fai" - piuttosto che avere la pretesa di fare o non fare qualcosa per lui/lei. Insomma riconoscere che sta crescendo al di la delle concessioni che la legge può dare.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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