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Vecchio 08-10-2008, 15.47.42   #3
stella
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Per i genitori o le persone maggiorenni con le quali vivono i figli 18enni e più che frequentano la scuola, sapere che non possono più controllare l'andamento scolastico del figlio o della figlia, non possono visionare le pagelle e non possono andare a colloquio con i professori sembra di essere tagliati fuori dalla vita del figlio/a che vive in casa e sinceramente fa questo effetto, perchè la supervisione dei genitori dava un certo potere di controllo sul figlio che ora viene a cadere.
Allo stesso modo non si potrebbe obiettare se chiedono di star fuori la notte e tanti altri risvolti, ma se alla base c'è dialogo e fiducia reciproca penso che le cose non cambiano da un momento all'altro e questi passaggi avvengono per gradi, mentre per l'andamento scolastico penso sia lo stesso ragazzo/a a confidarsi con i genitori se qualcosa non va e tanto meglio quando va bene.
Il fatto che tutta la classe abbia firmato non lo vivrei come una rivolta verso i genitori ma come un acquisire un grado di autonomia e usare forse il primo "diritto alla privacy" che gli viene dato, anche se per i genitori è difficile da digerire.
Piuttosto mi viene da notare che secondo me è assurdo parlare di "privacy" in famiglia, casomai va difesa verso l'esterno della famiglia, altrimenti di questo passo per questione di privacy non ci si parlerà nemmeno più, per le persone che sono sullo stesso stato di famiglia o che comunque convivono, la privacy crea inutili barriere che secondo me dovrebbero essere abbattute altrimenti diventa una società di persone ognuna per sè e non più famiglia.
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