soffio di vita
Per potervi raccontare questa esperienza e, soprattutto, le riflessioni che mi ha portato, devo iniziare con una confessione.
Possiedo un albero di Natale gonfiabile.
Se, detto ciò, il capo ritiene di modificare il risultato del test, comprenderò... cmq a mia parziale discolpa, oltre alle evidenti comodità di appartamento, porto il fatto che oggidì molti hanno un albero finto e... finto per finto... cmq, per prevenire facili battute, altri surrogati gonfiabili non fanno parte della mia dotazione.
Veniamo al dunque. L'ho gonfiato a fiato. Appena iniziato mi sono reso conto che non sarebbe stata una cosa da pochi minuti (è alto quasi come me) e quindi ho pensato di farlo con tutta l'attenzione di cui ero capace... già ho l'albero gonfiabile, almeno ci metto buona aria, ho pensato.
E su quel "buona" mi è venuto in mente che è aria espirata... già "usata", le sostanze per noi nutritive erano assenti e c'erano i miei scarti... questa è l'aria che soffiamo... non proprio aria buona insomma.
Oltre a tenere conto di questo per quanto riguarda cose come respirazione bocca a bocca o baci veri e propri, mi è venuto da pensare al "soffio di vita"... al Demiurgo che soffia sul fango e gli da vita... e al fatto che i frutti sono gli scarti dell'albero...
Ciò che un'entità scarta nutre un'altra... e viceversa?
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