Discussione: Tibet e Cina
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Vecchio 04-05-2008, 20.25.17   #4
jezebelius
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Io penso che ci sia un forte e marcato disinteresse, in Occidente.
Non tanto perchè dovrebbe essere obbligatorio interessarsi di ciò che accade " fuori casa " - del resto c'è anche chi afferma che gia siamo pieni di problemi qui a casa nostra, figurarsi avere il tempo per altro - quanto invece, al contrario, sarebbe buona cosa iniziare ad avere un po più di attenzione anche per fatti e storie che di solito, diciamo, sono lontani da noi.

Detto questo, almeno come premessa, non credo che il " boicott " alle Olimpiadi si possa definire " miccia " per permettere ai cinesi ( " c " minuscola apposta ) di fare marcia indietro, o quanto meno avere un motivo di ripensamento. Nons oolo per le ragioni che diceva Red ma da altro lato, se molti partecipanti aspettano le Olimpiadi - come diceva Uno -, grande occasione per tendere ad un fine agonistico, visti gli sforzi per arrivarvi, differenziando questa manifestazione dai fatti socio-politici, la scelta in un certo senso è gia stata fatta.
Quindi forse un boicott a metà, col risultato di non creare chissà quale scalpore!
Di certo i cinesi non sono gli unici, nel mondo, che mostrano un modo di fare, un comportamento umano quasi spregevole. Eccezion fatta, ovviamente, per chi invece si distingue anche su questo terreno.
Diritti umani negati quindi, in quasi tutti settori.

Per il Tibet, credo che la Cina abbia avuto sempre sullo stomaco quella Regione, nel senso sia che non poteva digerirla o meglio annetterla a se direttamente e quindi era necessario trovare una soluzione, anche approntando una strategia con effetti nel lungo periodo; e sia nel senso che il Tibet è sempre stato un peso da eliminare.
Ora forse andando un po più in la in questa pseudo analisi, la Storia si ripete. Infatti questa " invasione silenziosa " direi, fa parte e richiama allo stesso tempo il movimento che la Cina opera nel mondo. Tende ad espandersi non solo economicamente ma proprio geograficamente.
Un nuovo equilibrio del quale possiamo avere un primo sentore, credo che innanzitutto riguardi i fatti di cui parliamo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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