Discussione: pacchetto sicurezza
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Vecchio 31-03-2009, 21.59.10   #39
filoumenanike
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Chi viene per la prima volta in Italia ha tempo 8 giorni per richiedere il permesso di soggiorno, altrimenti è un clandestino. Il fatto è che per ottenere il permesso di soggiorno dovrebbe dimostrare che ha di che sostentarsi e un lavoro.
Per quanto riguarda le cure mediche, tutti gli stranieri possono farsi rilasciare un tesserino provvisorio anche restando nell'anonimato, e con questo tesserino possono accedere alle strutture sanitarie. Ora, se si vuole rispettare la legge, penso che come noi abbiamo il nostro tesserino sanitario con dati anagrafici e residenza lo stesso dovrebbe valere anche per gli stranieri, invece così anche se si spostano da un punto all'altro del paese hanno sempre lo stesso diritto di essere curati e per quelli che non possono pagare il ticket anche la dichiarazione di povertà che può essere richiesta al momento del rilascio del tesserino.
Ora non so se per il rilascio di questa tessera si debba esibire il permesso di soggiorno, ma credo di no, visto che è garantito anche l'anonimato.
Questo sistema però non dà buoni frutti perchè molte donne fanno richiesta di ricovero per parto e poi spariscono, così per i minori, e così via, e in questa maniera è difficile fare dei controlli o delle statistiche....
Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, non si discute che una persona in pericolo di vita o con qualcosa di grave va assistita e curata, ancor prima di sapere chi è....
La paura che hanno i clandestini è quella di essere scoperti ed espulsi dal nostro Paese, se non vengono trovati in regola col permesso di soggiorno ma non hanno commesso altri reati al di fuori di quello di non essere in regola che già per se stesso lo è, e per ovviare a questo i sanitari non dovrebbero segnalare la situazione irregolare, a meno che non si trovino di fronte a ferite da arma da fuoco o da percosse ecc. che presuppone altro che va in ogni caso segnalato.
Altra cosa, sempre secondo me, per chi ha commesso dei reati al di là di quello di non essere regolari, penso che già di suo sarà restio a presentarsi a una struttura pubblica, sapendo quello che può rischiare, come del resto per anche per i criminali italianoi che troveranno altri modi di curarsi che non sia l'Ospedale.
Il problema andrebbe gestito in fase di entrata in Italia, penso che nei centri di raccolta e di smistamento tutti gli stranieri vengano censiti e identificati, a quel punto se non hanno dei documenti validi dovrebbero essere espulsi e rispediti ai paesi d'origine.... se questo potesse avvenire gli altri si scoraggerebero a tentare il viaggio....
Insomma bisognerebbe diffondere il messaggio che può entrare in Italia solo chi è in regola o chi vuole mettersi in regola, gli altri no, così si ovvierebbe anche al problema degli scafisti che hanno fatto un business sulla pelle di altri esseri umani fregandosene delle regole....
Io sarei propensa per una specie di censimento di tutti gli stranieri, a prescindere dalle strutture sanitarie, dare un mese di tempo per presentarsi agli uffici del Comune dove abitano e dichiararsi con rilascio di una ricevuta che non è la cittadinanza ma che attesti la partecipazione al censimento, chi è sprovvisto di questa ricevuta, a un normale controllo delle forze dell'ordine che potrebbe avvenire anche per strada, verrebbe espulso se non si mette in regola, così si solleverebbero i medici da un problema etico/morale che non compete a loro e potrebbero fare in pace il loro dovere.... perchè la situazione di malattia o di incidente non è la più valida per far rispettare la legge se non lo si fa prima con chi non è in questo stato di debolezza.


Come sempre riesci a dire con calma cose con le quali concordo perfettamente

Il clandestino che ha commesso soltanto il reato di clandestinità non può essere trattato alla stessa stregua del delinquente o peggio del criminale, esiste una scala di valori anche all'interno della giustizia
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