Discussione: Litigare con dio
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Vecchio 02-10-2009, 20.40.30   #11
dafne
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Come spesso accade si pianta un seme e poi ce se ne dimentica...ma il seme germoglia comunque lavorando e crescendo sottoterra finchè non è pronto ad uscire.

Per diversi mesi mi sono interrogata sul far fare o meno ai bimbi il percorso di fede cristiana. Già in ritardo col grande per la Comunione stavo per fare il bis col piccolo.

Ma un generico motivo come "si fà così" o anche "per loro è meglio così" mi convinceva poco.

Non potevo condurre sulla strada della fede in maniera scettica. Non potevo confonderli anche su questo...

Rimaneva il senso di rabbia, di frustrazione, finchè un giorno ho cominciato ad evvertire i condizionamenti esterni (la fede è roba da esaltati o sfigati) e il mio incredibile senso di inadeguatezza.
Avevo sbagliato, ero "fuori dai ranghi", non accettabile ecc ecc

E poi il germoglio ha vinto, il desiderio di ritrovare il senso di pace è stato più forte della vergogna (sisi vergogna) e il desiderio di rimettermi a posto mi hanno spinto a decidere, in modo sicuro e deciso, che volevo farlo.

Provare a capire quanto di quanto penso proviene da e quanto invece è ciò che sento.

La Provvidenza pare aver gradito e ha messo sulla mia strada un parroco molto pacato, sereno e delicato.
Stamattina sono andata da lui per concordare un modo per far recuperare i bambini e mi sono ritrovata a parlare con un uomo che voleva ascoltare e che mi ha accolto senza alcuina pretesa.

Quando ha avvertito il mio bisogno di trovare quello che avevo perso (sono sicura che l'ha percepito) e il mio velatissimo disagio per essere nel peccato (nel senso più largo del termine, ossia nell'errore di essermi persa..) mi ha indicato delle possibili vie per riavvicinarmi a Dio senza alcuna pressione e senza alcuna pretesa.

Poi mi ha detto "andiamo a pregare" e lì è scattata la presuntuosa figh..ehm..ragazzetta che trova ridicole le preghiere..ridicolo il tono del prete...ridicolo parlare con l'aria..e la presuntuosa signorina arrivata davanti all'altare voleva allontanarsi di corsa. Bloccandola ho visto quanto fosse invece grande il bisogno di essere perdonata e l'idea di non meritarselo.

Leggendo un brano dei vespri con a fianco un parroco che si prestava anche a spiegare i passaggi la bimbetta che sono si è senta rassicurata e ha smesso di sentirsi ridicola.
Accogliere qualcuno e qualcosa significa anche farsi accogliere..spaventevole se non ti senti a posto.

Ora, ho scritto di getto per fissare questo giorno, parole come peccato colpa e inadeguatezza mi servivano per passare le sensazioni forti,forse sono inadeguate ma sono uscita dalla chiesa con una lacrima che non era per il peccato che tormenta nè per un senso di redenzione luminosa improvvisa
Sono uscita da quella chiesa come sono entrata ma con la sensazione di aver finalmente iniziato ad accettare una parte o un qualcosa di me che fin'ora avevo sempre soffocato. E questo mi piace moltissimo.
Perchè è per me, perchè sono io, perchè questo è il mio momento per capire e sentire fino a che punto sono in cerca di Dio.

Perchè mi manca
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