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Vecchio 06-10-2009, 00.16.21   #52
filoumenanike
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Si ne sono sicuro e sto parlando sul serio, puoi cercare sul forum quanto vuoi.
Se una donna (o un uomo) maggiorenne da cui non dipendono altre persone (e anche li ci sarebbe da discutere) decide di prostituirsi più o meno in maniera evidente non danneggia altri che se stessa. Oggi il danneggiamento, come scritto sopra, sta avvenendo per questa casse di risonanze che si danno al fenomeno. Se tredicenni vedono in continuazione in tv in tutte le salse che possono vendere il loro corpo e la loro anima (perchè trasmissioni tipo amici, xfactor etc... comprano l'anima) questo è il vero danno.

Ci sono molte forme di prostituzione, ma se anche ci limitiamo a quella più classica ricordati che è il mestiere più antico del mondo e sarà quello che sopravviverà a tutti. Se invece vogliamo toglierci l'ipocrisia dal volto dobbiamo accettare che la prostituzione ha dei livelli così sottili che solo con una grande volontà possiamo vederli fino in fondo.

Non ti è mai capitato di dire buongiorno e/o fare un sorriso ad un cliente str... solo per poterlo tenere come cliente? Non dirmi di no perchè non ci credo, beh questa è anche prostituzione a livello sottile, hai venduto qualcosa di te, ed è ancor più grave quando la cosa è fatta inconsapevolmente o raccontandosi chissà quale storiella.

Io quando sono sul lavoro sono cosciente che vendo delle parti di me, che in cambio di soldi do qualcosa di me... è uno scambio, l'altro/a mi da soldi avuti (si spera) dando qualcosa di se etc... è un giro.

La prostituta, il gigolò nel senso più classico del termine fanno la stessa cosa se non sono costretti e sfruttati (il gigolò di solito non lo è mai) e ce ne sono alcune/i che lo fanno inconsapevolmente alla stregua di qualsiasi altro lavoro, ma ce ne sono certe (i massimi esponenti sono alcune/i che hanno fatto "strada" nel mondo dello spettacolo) che sono molto più consapevoli di ciò che fanno di molti altri "professionisti" in qualsiasi altro settore. Se tu avessi mai visto delle interviste di professioniste/i del settore che non cercavano pubblicità raccontando di essere andati con qualche personaggio, avresti potuto scoprire un mondo diverso ed implicazioni psicologiche non indifferenti, ma ovviamente per far questo avresti dovuto metterti in gioco ed osservare anche la tua vita, cosa che non puoi fare finchè ti limiti a puntare un dito ed a giudicare.
Ripeto, io non mi prostituisco, non vado con con prostitute (ne quelle del sesso, ne quelle/i che mi darebbero altro pur di compiacermi e ricevere in cambio favori impliciti) ma non giudico ne sono repressivo per chi lo fa liberamente, senza costrizioni, anzi io anche regolamenterei la cosa, farei pagare le tasse, visite mediche etc.. a chi lo fa nella maniera classica, cioè sesso per soldi.

Che discorsi mi fai sull'uomo saggio, nonno etc.. quando c'è un'industria del viagra che guadagna più di quella del pane?
E' una questione puramente personale lo vuoi capire? Se uno a 90 anni (si non si limita ai 70 il discorso) ha ancora delle pulsioni in tal senso chi siamo noi per giudicarlo? Anche perchè ad esser sinceri a livello mentale la percentuale è più bassa al contrario, cioè persone che a quella età (o prima) sublimano le pulsioni in altro modo, altrimenti, ripeto il viagra non avrebbe tanto successo.
Pulsioni che ricordo sono normali in una persona viva (se non se ne hanno e non si sublimano e/o deviano -che non è la stessa cosa- in altro modo si è morti) poi ognuno ne fa ciò che può e vuole.
Non sto giustificando Berlusconi (visto che è lui il soggetto), dico che tutto sommato sarebbe normale (cioè nella norma, nella statistica).

Mi rendo conto di aver scritto troppo, leggi tutto con calma Filo, non evidenziarmi due frasi tanto per rilanciare il discorso.
Ti rispondo tardi, ho notato che nel pomeriggio la discussione è andata avanti in senso politico e ne ho ricevuto la sensazione di un arroccamento tuttavia è bene esprimere liberamente le proprie idee.

Ho preso dal tuo discorso alcuni elementi che mi hanno colpito maggiormente, il primo è l'accettazione tranquilla della prostituzione come pratica antica e dunque innocua, perchè non danneggia gli altri...ne deduco che tutto quanto faccciamo e che non danneggia gli altri può essere giudicato lecito. Dunque se io mi drogassi per dormire la sera non dovrei essere perseguito dalla legge, se io decidessi liberamente di uccidermi potrei farlo, se praticassi sesso violento con una persona consenziente...se decidessi di unirmi ad una setta per praticare riti satanici...
Così ragionando la morale, l'etica umana, i valori non esistono più...morti, dissolti come neve al sole, l'importante è non recare danno ad altri che non diano il loro consenso. Eppure io penso che la morale i valori umani e cristiani sono al di sopra di questa spicciola idea e non mi sento di essere un giudice distaccato dalla vita reale.

Il secondo punto è la differenzazione sottile del concetto di prostituzione...sì, sorrido gradevolmente di fronte a clienti poco simpatici, altrimenti chiuderei, ma se un sorriso, un buongiorno educato siano alla stessa stregua di un approccio amoroso allora questo non riesco proprio a capirlo.
Non vendo me stessa, nè una parte di me quando sorrido, regalo un sorriso per migliorare i rapporti interpersonali, se passasse il tuo concetto saremmo tutti delle prostitute, ognuno per la sua parte di tornaconto...

La terza frase nerettata dove mi dipingi come un'ipocrita bigotta che si limita a giudicare gli altri, quasi un neo Catone, forse mi vuole far capire che ogni giorno mi prostituisco senza accorgermene, per vivere, per mediare, per svolgere il proprio compito in una società che mi diventa sempre più aliena? si ricollega dunque alla vendita dei sorrisi? Sì, ci sto tornando sopra, in ogni momento della giornata vendiamo un pò di noi, non solo ai fini del lavoro, ma anche per ingraziarci gli altri, ho notato che è molto più semplice per me parlare con un uomo che con una donna, con un uomo c'è una sottile intesa, un filing invisibile che ci spinge a non sbranarci del tutto, potrei parlare quasi di un gioco amoroso, di conquista psicologica...ma siamo sullo stesso livello della prostituzione? no, direi proprio di no...è solo il gioco delle parti, il gioco della vita

Per quanto riguarda il viagra l'ho sempre giudicato un rimedio squallido come è squallido per le donne rifarsi il seno di plastica o la bocca tumida...tutto questo dimenarsi è non voler accettare la vecchiaia, la morte, fa parte di un mondo in rovina, in disfacimento.
Il vecchio che comunque usa il viagra non può andare con una giovane poco più che ventenne anche se lei è felice di avere rapporti con lui, il limite della propria dignità non si dovrebbe mai superare, e non sto parlando solo di Berlusconi, mi fanno pena anche quelle donne che in età più che matura si avvicinano a uomini giovani dell'età dei loro figli!
Non ne faccio una questione di uomini o donne, per me chi pratica il sesso mercenario è persona squallida e non ne dò la colpa solo agli uomini!

Ultima modifica di filoumenanike : 06-10-2009 alle ore 00.21.39.
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