Discussione: Metodo e ordine
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Vecchio 27-04-2010, 08.20.09   #14
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Se una cosa piace, tipo far da mangiare, si innescano dei meccanismi particolari per cui si fanno cose diverse e in tempi brevi, mentre per le cose fastidiose i tempi si allungano e diventiamo, diciamo, incapaci.
Forse il trucco sarebbe "semplicemente" nel riuscire a trovare ordine e metodo piacevoli..............
Si, mi ritrovo in molte cose che hai scritto. Non so se hai descritto bene ciò che provi, parli di pigrizia, ma anche:
Citazione:
Da non sottovalutare anche il fattore pigrizia, le cose che necessitano di calma e pazienza mi mandano in bestia una forma di iperattività che deriva forse dal bisogno del tuttosubitotuttoaposto che mi permetterebbe di togliermi immediatamente il problema.
C'è una contraddizione mi pare, dovresti chiarire meglio.Sei pigra o iperattiva?
A volte mi capita di non agire aspettando di decidermi quale cosa fare, ma non è la regola.Ho più spesso molte cose che voglio o che debbo, e passo da una all'altra cosa. Anzi mi viene in mente che le cose che debbo fare non volendole fare le alterno con quelle che mi piacciono, che sono sempre tante, col risultato che sto sempre in ansia mentre faccio entrambe.
Noto in te Dafne che ne ridi e fai bene, per me è una cosa presa troppo seriamente dalla mia mente. Grazie Dafne.
Citazione:
Da Nikeliseo l'impressione che l'energia catalizzi te e non viceversa
Questo concetto non mi è chiaro, ma mi procura un forte turbamento, se ho ben capito cosa è, credo sia vero. L'energia che esplode ogni qualvolta intuisco idee da sviluppare è tale che la mia azione risulta molto più lenta rispetto alla capacità ideativa, e soffro moltissimo, mi arriva in modo violento colpendo il mio stomaco e il torace soprattutto. Si aggiunge poi che per causa del lavoro o della ordinaria amministrazione della casa io sia impedita ancora di più e diventa un dramma nel senso che il sonno e altre funzioni perdono ritmo. Mentre scrivo una onda emozionale quasi mi soffoca, devo fermarmi e respirare profondamente perchè devo rinunciare a mettere nero su bianco tutto ciò che ho da dire, tutto importante, ma impossibile starci dietro. Non si può dire che sia stare male, ma è una accelerazione quasi incontenibile. Poi mi alzerò e farò qualcosa che mi impegni in cose più pratiche.
Citazione:
Da Sole: Nel caos si pensa di rilassarsi, ma la fatica che corrisponde a recuperare se stessi è maggiore a quello che si è guadagnato lasciando andare tutto, come un gelato che si scioglie al sole. [/b]
Ho evidenziato una cosa che non sò se mi appartiene, ma che voglio tenere in considerazione. Avrei infatti detto il contrario, che non amo il caos, ne invito le persone per alienarmi nel baccano e nel lasciarsi andare; se ho lasciato pensare ciò non è assolutamente vicino a ciò che sento. Chiarisco. Molte persone per me sono già dieci, a volte è capitato che siano molti di più ma solo in ricorrenze particolari. Gli appuntamenti e le feste mi stressano moltissimo; mentre ho il piacere di organizzare perchè poi è bello riunire la famiglia e gli amici cari, dall'altro canto c'è che la mia energia non è mai volentieri utilizzata per cose più che altro solo pratiche. Lo faccio spesso perchè mi sento spinta dal pensiero : "Faccio un sacrificio, ma poi da qualche parte avrò dei benefici".Ma sento che sto sconfinando. Vorrei restare nella questione ordine e metodo, perchè anche i sacrifici non voglio considerarli inutili, vanno fatti anche quelli. Se a mio figlio festeggio il diciottesimo a casa , con cibo fresco e genuino, con la musica se si vuole, non assordante, senza il contorno di gente estranea il cui vociare ti violenta l'udito e l'anima, certo è un grosso sacrificio che magari non mi farà dormire perchè non vedo l'ora che passi quel giorno, ma poi i regali " morali" , affettivi, della qualità della serata sono immensi anche se nel momento io ne godo e ne soffro. Esiste anche un dopo aver fatto le cose anche se resta il casino. In certe cose mi ci avvio perchè la mia mente sceglie che è meglio farlo, anche se il mio cuore e le mie viscere vorrebbero fare altro.Ma non stiamo parlando delle occasioni speciali ma della quotidianità. Scusate la lungaggine, smetto quì. Una cosa me la hai suggerita però Sole, che finchè sono in questo stato è meglio che la smetto di invitare persone, siano dieci che quaranta, un diciottesimo merita un sacrificio, ma il resto no. Il ricostruirsi come dici tu, poi è pesante e se non sono in grado di cavarmela serenamente è meglio che io rinunci, posso cominciare anche da quì. Un ricostruirsi tra l'altro che rimanda alla destrutturazione che il disordine procura non tanto all'esterno di me ma quanto all'interno di me. E' il nocciolo della questione questo. Grazie Sole.
Citazione:
Da Kael: Non imbarcarti più in quello che fin dall'inizio sai che non porterai a termine (almeno nel breve-medio termine), o se lo fai imponiti di finirlo entro tempi decenti.
Appunto, me lo devo mettere in cornice. Hai descritto bene tutto ciò che faccio. Vi ritornerò con molta calma nel tuo post(innanzitutto dentro di me). Grazie

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