Discussione: Complesso di Elettra
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Vecchio 11-06-2008, 14.15.13   #5
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Come il papà è più concreto nel cercare l'indipendenza del figlio maschio e meno di quella femmina, la mamma fa l'inverso... generalmente eh, poi ci sono casi e casi.
E' risaputo che nei propri compagni la donna ricerca la figura più forte dei suoi genitori, generalmente associata al papà ma non è sempre così, se la mamma è la figura dominante traslerà le sue caratteristiche al maschile per ritrovarle in un partner, per l'uomo si inverte la faccenda ma il concetto è identico, cercherà una compagna che abbia le caratteristiche di accoglienza, accomodanza etc.. associandole generalmente alla figura materna, ma caso mai questa fosse più forte, traslerà al femminile le caratteristiche del papà.

Con dominante non intendo oppressivo, intendo cioè che traina, il principio maschile, ed accogliente, accomodante il principio femminile, non subente, anche se a volte possono questi due principi essere esagerati ed arrivare all'oppressione o a subire.
Adesso Uno mi sa che per risponderti andrò più sul personale e anche OT mi perdoni vero?

Il punto è che sono convinta di aver trovato un partner che assomiglia a mia madre ma di ricercare in lui le stesse caratteristiche che cercavo in mia madre e che non trovavo. Insomma da bambina non la capivo questa differenza: mio padre mi vuole bene e mia madre no.
Per lui vado bene come sono e per la mamma no. E la mia rabbia è ancora li a quando non mi accetta per quello che sono però gli piaccio per quello che sta bene a lui. Come del resto succedeva con mia madre accettava cose di me se le facevano comodo e quelle scomode alle ortiche. Troppo comodo.


Per quanto riguarda la femminilità è senz'altro un modo per ripararmi da qualcosa di indesiderato educazione a parte. Perchè ad esempio quando ero ragazzina e già le forme mi facevano apparire più grande della mia età gli uomini di quei tempi, per la strada erano soliti fare apprezzamenti poco gradevoli, c'era un'ignoranza pazzesca e questo loro modo di fare mi faceva vergognare di me, anche se mi vergognavo per loro. Gli uomini quando mi vedevano pareva vedessero solo il mio corpo e questo mi faceva arrabbiare. Aggiungiamoci la violenza e il piatto è pronto. Essere femminile mi dava l'idea di dare il permesso agli altri di fare di me e di comportarsi con me come più gli piaceva. L'unica barriera per difendermi è stata l'abbigliamento e l'atteggiamento a tenere le distanze.
Decidevo io quando apparire o no.
Poi vabbeh con il tempo è diventata una difesa da tutto.


Per l'indipendenza a mia madre importava solo che trovassi un marito e che mi sposassi probabilmente se avesse potuto procuramene uno si sarebbe fatta in quattro per farlo. (anche qui proiezioni, le sue) Per il resto lei era bravissima e sapeva fare tuttissimo, raccontandosela molto, che non mi interessa ok, però il fatto è che non mi lasciava imparare niente, non andava mai bene nel suo confronto. Non sorridendo eh? ma strappandomi di mano il lavoro e dicendomi lascia stare che faccio io perchè se poi devo perdere tempo a rifarlo io è meglio che non lo fai.
E allora in me è scattato: ma vedi di andartene....e non ho più fatto, per non vernir ogni volta denigrata. Le cose che ho imparato a fare sono solo merito mio, andando contro per ripicca a tutto quello che faceva lei e quindi nel mucchio ho scartato anche il buono che c'era. Volevo in definitiva che mi amasse per quello che ero, ma non ci riusciva o almeno non me lo dimostrava come desideravo io, con un abbraccio con un sentimento con una risata, con un : non ti preoccupare vederai che la prossima volta andrà meglio, vedrai che ce la farai, o non tutte le ciambelle vengono con buco...mai uno sprone a migliorare ma solo a lasciar stare, come se lei fosse nata maestra e non avesse dovuto impararle quelle cose.
Non l'ho mai vista sorridente se non con dei bambini piccoli altrui o quando è arrivato in casa nostra mio marito che era l'unico che prendendola bonariamente in giro riusciva a farla sorridere.

Chi trainava tra i due? ma a dire il vero lì il barcone andava da se alla deriva. Comunque mia madre si teneva stretta nel suo egoismo e mio padre pure. Però chi conduceva anche se non apertamente era lei.
Mi fermo che è già lungo come la fame.

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