Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 04-11-2007, 19.37.50   #53
Sole
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Riporto il discorso sul trattenere.

E' stata già fatta la distinzione tra trattenere e reprimere anche se credo sia sempre necessario specificare considerando che la linea è sottile.
Le sensazioni secondo me van si trattenute ma anche fatte agire per poterle osservare, altrimenti "svaniscono" in qualche giorno e si trasformano in altro e proprio perchè appartengono al corpo, le sensazioni, andranno a psicosomatizzarsi. Quindi il rischio di trattenerle in maniera eccessiva effettivamente esiste, trattenere genera tensione e la tensione protratta per troppo tempo o con scarsa capacità acquisita di gestirla rischia di diventare nevrosi, di far esplodere insieme al fegato (per esempio) anche i nervi.
A questo punto io vorrei distinguere tra la fatica di trattenere e quella di reggere. Si dice: non ti reggo più quando inizio a trattenere un fastidio....

Provo con un esempio: trattengo una sensazione, un istinto dunque e lo possiamo paragonare ad un cane. Se vado in giro con il mio cane lo lego al guanziaglio. Se il laccio sarà troppo corto o senza possibilità di allungarsi, se il cane è grosso e all'improvviso decide di correre e scattare, io farò una fatica enorme a trattenerelo e se davvero è molto più forte di me rischio di strapparmi la spalla o di cadere a terra e ferirmi o di aprire la mano e perdere il cane .. perderne insomma la guida. Finchè io seguo il cane che cammina avanti, posso controllarlo ma appena si infervora io devo poter trovare il modo di trattenerlo ma abbiam visto che il guinzaglio deve poter essere allungabile perchè il mio controllo possa essere il più distante possibile..
In un certo senso credo che maggiore è la mia flessibilità del trattenere e maggiore sarà la distanza che potrò controllare.. come un cerchio intorno a me che si allarga. Questa distanza aumenta con l'esercizio, ma se sono rigida nel trattenere rischio di non riuscire a controllare e molto scapperà, se sono troppo molla nel controllare anche in questo caso il guinzaglio per quanto allungabile mi scappperà di mano.

Reggere un peso invece è libero da controlli tiranti. Se reggo un oggetto in mano faccio una fatica proporzionale a ciò che riesco ma non ho necessità di arginarlo .

Il corpo che trattiene è il guinzaglio e il reggere è il corpo che ha raggiunto la massima sua flessibilità in quel momento.

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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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