Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 04-11-2007, 21.54.13   #54
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Riporto il discorso sul trattenere.

E' stata già fatta la distinzione tra trattenere e reprimere anche se credo sia sempre necessario specificare considerando che la linea è sottile.
Le sensazioni secondo me van si trattenute ma anche fatte agire per poterle osservare, altrimenti "svaniscono" in qualche giorno e si trasformano in altro e proprio perchè appartengono al corpo, le sensazioni, andranno a psicosomatizzarsi. Quindi il rischio di trattenerle in maniera eccessiva effettivamente esiste, trattenere genera tensione e la tensione protratta per troppo tempo o con scarsa capacità acquisita di gestirla rischia di diventare nevrosi, di far esplodere insieme al fegato (per esempio) anche i nervi.
A questo punto io vorrei distinguere tra la fatica di trattenere e quella di reggere. Si dice: non ti reggo più quando inizio a trattenere un fastidio....


L'esempio che hai fatto del cane e del guinzaglio lo trovo ottimo, è invece su questa parte che non concordo del tutto.
La linea tra trattenere e reprimere non è sottile, è enorme. Se reprimo cerco di fuggire, di non sentire, se trattengo ascolto. Ascolto per forza... appena mi dimentico non trattengo più.
Tu ne parli come se il trattenere impedisca l'osservazione (dici infatti che va bene trattenere ma devo lasciare andare per osservare). Questo non è vero... è per osservare che devo trattenere.

E' verissimo e importante invece il resto... se ho un ambito largo di trattenuta... ovvero uno "spazio" da me gestito in cui la cosa che trattengo può muoversi, l'osservazione sarà migliore. Se questo spazio è minimo, cioè se coincide con ciò che deve contenere, è semplicemente un blocco. Ma, come dice Kael da un'altra parte, questo spazio deve essere il corpo... trattengo dentro (non esprimo) ma lascio che scorra (magari facendo salire) e osservo tutto il sistema (quindi anche me). E' chiaro che più ho pratica più il guinzaglio si allunga.

Le trasformazioni di cui parli, anche le sparizioni, possono anche essere il normale "destino" di ciò che osserviamo. Se non smettiamo di trattenere spesso vediamo che l'emozione negativa ha un suo corso (a volte pochi secondi, altro che giorni)... se la facciamo salire si trasforma eccome. Le nevrosi si rischiano reprimendo... invece il rischio è di far salire qualcosa che non possiamo reggere, il rischio del sistema nervoso... ma li ci sono delle valvole di sicurezza a quanto pare (dalla mia esperienza)... valvole che rallentano la salita.
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