Discussione: Le parole della magia
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Vecchio 09-06-2011, 13.43.13   #42
dafne
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Consapevolezza non è intesa nel senso di sapere che gli si sta facendo etc....
Era nel senso di maggiore connessione con il Tutto per dirla in maniera molto sintetica.

Lo scetticismo più potente è quello di chi agisce... se chi fa una cosa non ci crede allora si che lo scetticismo può bloccare il risultato. Lo scetticismo di chi osserva, di chi è il destinatario etc... al massimo impediscono a questo di vedere cosa succede, non ne vedono una manifestazione fisica evidente, ma la cosa accade ugualmente.
.....
Se lo stregone è veramente bravo, cioè non è solo un teorico ma sa realmente muovere qualcosa di concreto il soggetto non morirà sul colpo ma è comunque segnato, se anche morirà dopo 50 anni non vivrà come avrebbe vissuto.
Questa è un'affermazione forte lo so, anche perchè non è possibile fare un doppio cieco... eppure il paradosso della farfalla e del tornado un dubbio dovrebbero farcelo venire e se la farfalla non fosse neanche tanto piccola....
E non serve neanche parlare di magia, di maghi e di stregoni, accade anche nella vita comune. Se ti dico qualcosa, anche se tu la rifiuti, una volta ascoltata questa cosa metterà in moto altro. Il tipo di movimento dipenderà da te, da come sei... ma l'impermeabilità totale non esiste. Se oltre alle parole pensiamo ad altro il discorso dovrebbe essere chiaro.
Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Però, se ho ben capito, lavorare su noi stessi una certa "protezione" dovrebbe assicurarla,

.. la forza, l'intesità, della maledizioni, in senso generico non parlo di rituali ecc, è, in genere, molto più forte rispetto alle cose positive o meglio , in grado di indirizzarci verso una strada positiva.
.

Ho quotato entrambi perchè si, quel che affermi Capo è davvero forte e anch'io all'inizio ho pensato le stesse cose di Luke, ma il discorso lo abbiamo già toccato in altre discussioni e mi sembra di averci capito qualcosa.

Forse è un'associazione un pò semplicistica ma m'è venuta in mente l'astrologia.
Noi subiamo l'influsso dei pianeti.
Possiamo crederci, credermi moltissimo, essere scettici o non crederci proprio.
L'inflsso rimarrà comunque.

Se ci credo andrò a cercare di capire quali sono gli influssi che maggiormente in certi periodi mi verranno a toccare, se ci credo moltissimo arriverò ad aver bisogno dell'oroscopo quotidiano, innescando magari così una sorta di profezia autoavverante.
Se non ci credo neanche me ne preoccuperò ma l'influsso comunque c'è, varia solo che quel che mi capita non lo associerò mai a quella cosa in particolare.

Ora, altrove s'era detto che questi influssi ci direzionano nella misura in cui io li lascio penetrare. Proprio col discorso della convinzione.
Credo che essere consapevoli di sè e del mondo che abbiamo attorno, quindi nello specifico dell'influenza di quel X pianeta, non ci renda impermeabili (bon, questo lo dò sulla fiducia a Uno perchè non ne ho consapevolezza alcuna.. ) però sapere che, mettiamo, Giove mi renderà più vulnerabile agli incidenti di idraulica (stò inventando eh) mi farà perlomeno tenere sottomano il numero di un idraulico in grado di garantire il pronto intervento.
Se sò che soffrirò di stomaco mi terrò la magnesia nell'armadietto... questo per dire che di sicuro c'è chi magari ci punta il dito contro, anche se non è stregone e che sicuramente ogni cosa che ci tocca lascia un'impronta ma forse saperlo ci può aiutare se non a schivare perlomeno a farci lambire invece di schiaffeggiare.

Inoltre inizio a pensare che anche fisicamente (il corpo sottile di sicuro) il corpo sia dotato di determinati recettori e che di fronte a cattiverie o "banalmente" pretese di controllo possa percepirne l'arrivo e mettersi il più possibile in chiusura, con quella frazione d'anticipo vitale a preservarsi il più possibile.

Altrimenti...con tutta la cattiveria che c'è in giro dovremmo essere schiattati più o meno tutti...

Una cosa che mi chiedo invece è se la consapevolezza possa fornirci il mezzo per trasformare anche questo.
Se uno stregone mi puntasse il dito e la mia vita fosse destinata, in qualche modo, a subire questo colpo mi piacerebbe pensare che un certo percorso di consolidamento interiore possa in qualche modo trasformare la cosa.
Agire su me, come un incantesimo, e sull'ambiente, come un sortilegio. Una sorta di automagia di guarigione

ps
con doppio cieco intendi cieco, cioè inconsapevole, sia lo stregone che il soggetto colpito?

Post lunghissimo, sorry
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