Discussione: Le parole della magia
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Vecchio 21-08-2011, 11.38.49   #45
Ray
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La discussione si è un po' fermata quindi direi che si può introdurre qualche altra parola. Una che mi interessa di capire è "fattura".
Ne abbiamo tutti un'idea, tuttavia credo sia in molti piuttosto vaga. Cos'è - o dovrebbe essere - una fattura? E' per forza negativa come comunemente si intende? Dato quello che abbiamo scoperto sinora probabilmente no...

In ogni caso vediamo di capire cosa vuol dire la parola. Innanzitutto in italiano ha due significati entrambi specifici. Come infatti non accostare la fattura che viene dalla fattucchiera a quella che viene dal fornitore di beni e servizi? Certo, siccome la seconda tocca pagarla l'accezione negativa è d'obbligo ... però, in effetti, la fattura viene emessa da chi ci ha preventivamente fornito un bene o un servizio.
Questo potrebbe aprire delle riflessioni.

L'etimologia della parola fattura è complessa. Nonostante il fatto che i vari dizionari etimologici la riportino come una semplice astrazione del verbo latino "facere" (fare) la mia idea è un pochino diversa.
Ritengo si tratti di una parola derivata dalla contrazione di una costruzione latina che si chiama perifrastica, in questo caso attiva.

Breve intermezzo per accennare a chi non sa latino cos'è una perifrastica. Si tratta di una costruzione verbale che forma una proposizione autonoma ed è composta dal participio futuro del verbo in questione accompagnato dal verbi essere coniugato rispetto al soggetto. Ha più significati possibili... veicola l'idea di imminenza (sto per...), di intenzione, di fatalità. In tutti i casi si tratta di un futuro già deciso... la coda del presente.
Omnes homines morituri sunt significa "tutti gli uomini sono destinati a morire"... ave Cesar, morituri te salutant significa "ave cesare, coloro che stanno per morire ti salutano"... profecturus sum significa "sto per partire" (in realtà, anche se la partenza non è ancora manifesta, è già in nuca, già decisa, e avverrà).
La costruzione, come vedete, pone al verbo un suffisso in -uro.
Per come la vedo io molte parole italiane, adesso sostantivi, vengono da contrazioni di perifrastiche, attive o passive che siano: "agenda" è una perifrastica passiva (le passive finiscono in -ndo) del verbo ago (fare) e significa letteralmente "le cose che devono essere fatte". La stessa parola "futuro" è "ciò che sta per essere"... il participio futuro (appunto) del verbo essere latino.

Detto questo la fattura diverrebbe "le cose che stanno per essere fatte", "che si ha intenzione di fare", "che sono destinate a farsi"...
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