Visto che siamo di nuovo quasi arrivati alla notte dell'Epifania, approfitto per riprendere questo argomento.
La Befana, qui in Italia è la più nota portatrice di doni, arriva, da buona strega , volando sulla sua scopa magica a visitare le case in cui ci sono bambini (da 0 a 200 anni?
), passando attraverso le cappe dei camini e, come segno del suo passaggio riempie le calze lasciate appese nella notte dell’ Epifania (tra il 5 ed il 6 gennaio) ricolme di dolci o di carbone. Esistono delle corrispondenze tra la nostra Befana e la Babouska russa ed anche con la tedesca Frau Berchta (che nel nord della Germania prende il nome di Frau Holle) , la leggenda vuole che questa signora entri nelle case per cullare i bimbi buoni. Attenzione pero’ se con i bimbi è benevola (incarna la dea della fertilità e della vegetazione, nonché protettrice delle filatrici), diventa cattivissima con chi fa del male e con i violenti).
La leggenda della Befana invece, narra di una donna, dall’aspetto poco gradevole e in là con gli anni, che fu invitata dai Re Magi a raggiungere Betlemme con loro. Ma lei, si attardò a rassettare la cucina , e così non potè raggiungere Betlemme in tempo per vedere il Bambin Gesù. Da allora va a fare visita in tutte le case, nella speranza di poterLo incontrare.
La Befana, viene rappresentata come vecchia, brutta ed arcigna, (in alcune versioni della leggenda qui sopra, pare che addirittura abbia cercato di fuorviare i Magi, dando loro false indicazioni) e mantiene tutte le caratteristiche della strega: vola su una scopa di saggina, ha il vestito nero ed il cappello a punta, il mento bitorzoluto.
Alla figura della Befana (Babouska/Berchta) è strettamente connesso il rito dell’accensione del ceppo, di cui ci hanno raccontato Sole e Gibbi
qui.
Se la figura di Babbo Natale che porta balocchi ai bimbi buoni è riconosciuta come benevola al 100%, nella Befana è sempre presente la dualità bene/male, porta dolci ai bimbi buoni, carbone a quelli cattivi, è benevola con chi è buono, spietata con chi è cattivo.