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Vecchio 19-04-2009, 13.21.22   #38
Uno
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Si, ma io farei una netta distinzione tra percezione e osservazione. Che quest'ultima sia condizionata non ci piove e, anche se fornisci i parametri per poter avvicinare essa all'oggettività, che ci si scontri o meno con il limite introdotto da Luke, una volta raggiunta sarebbe comunque un risultato superiore alla percezione oggettiva, perchè permetterebbe l'elaborazione della stessa.

Per carità, il fine è quello, tuttavia io mi accontentavo della possibilità di una percezione e, se non erro, sostieni la potenzialità della neutralità del campo percettivo, o in condizioni di sua "verginità" o "fermando" le intereferenze interne (aspettative e simili).
Come dire che il campo, di suo, è neutro, ma viene perturbato nn solo dall'esterno ma anche dall'interno ed è questa perturbazione interna a renderlo soggettivo.

Il che, come dicevo, produce un "attimo" di oggettività, destinato magari a scomparire immediatamente, a fuggire come tutti gli attimi, ma pur sempre esiste ed è rincorribile da un soggetto abbastanza veloce.

O non ho capito che intendevi?
Forse non capisco io quello che intendi ora, comunque provo lo stesso a risponderti.
Un computer elabora i dati con un linguaggio di basso livello (in sostanza 1 e 0) poi per poterlo usare noi comuni mortali e poter fare tante cose, come navigare, scrivere etc... ci sono quelli che sono chiamati dei layer (strati) con linguaggi via via più ad alto livello più complessi, che occupano più spazio ma per noi più semplici da usare.

In un certo senso noi funzioniamo allo stesso modo, abbiamo sempre il basso livello in cui siamo oggettivi, però per il vivere quotidiano con la cosiddetta civiltà abbiamo sovrapposto dei layer man mano che abbiamo perso capacità empatiche di comunicazione e che la nostra sete di conoscenza si è sempre più specializzata.

La chiave per comprendere la cosa potrebbe essere proprio questa: specializzazione o indifferenzazione (o visto da un altro punto di vista olismo o unità).
Per essere oggettivi bisogna abbracciare tutto e non entrare nel particolare, d'altro canto per vivere occorre entrare nel particolare, l'importante è non pensare che sia l'unica modalità possibile. Nell'esempio del pc, nell'uso di tutti i giorni fa comodo usare Windows (o Linux) con tutti i suoi programmi pronti, però questo è solo un aspetto di un processore che può essere usato per moltissime altre cose. Un pò ritorna il discorso delle cellule totipotenti che poi si specializzano che facevamo tempo fa. Come Umani abbiamo la capacità (se vogliamo) di spaziare sui due lati, specializzazione-indefferenzazione in un certo senso se vogliamo dirla tutta questa è la caratteristica che ci rende unici ed al centro dell'Universo.
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