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Vecchio 25-08-2006, 09.47.55   #5
Ray
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Ci provo Sit... non so che ne esce.

Come intuisci il problema sta nel fatto che facciamo difficoltà a pensare in modo a-temporale.
Per questo nascono ste domande che sembrano paradossi... come ritengo Grey abbia cercato di farti notare.

Dire "prima del tempo" è dire una cosa un po' senza senso... perchè "prima" implica una successione temporale. Quindi non può esserci un prima del tempo... semmai un aldilà del tempo... un fuori dal tempo... che però è un'astrazione che facciamo usando il concetto di spazio (fuori, aldilà ecc.).

Ora, siccome anche "dio" è un'astrazione (quando lo pensiamo, non in se) noi tendiamo ad immaginarcelo come possiamo... comunque qualcosa che trascende tutto... aldilà di tutto e quindi anche del tempo.

Il tempo tendiamo ad immaginarcelo come qualcosa in cui siamo inseriti. Dipende dal fatto che ci è difficile concepire la simultaneità... un tutto eterno sempre presente... o, se vuoi, un presente indefinitamente espanso.

Quindi il tempo, per noi, rappresenta uno dei nostri limiti... limite che non riteniamo di applicare anche a dio... di qui la difficoltà a pensare queste cose.

Dio (meglio Assoluto) crea... emana. Questa emanazione, man mano che si "allontana" dall'origine (in cui tutto è compreso) è soggetta ad un numero sempre maggiore di leggi. Da un certo punto in poi una di queste è "il tempo"... o quello che a noi sembra essere il tempo... ci sembra perchè il nostro punto di vista è dato dalla nostra posizione e dai nostri limiti... e non possiamo "vedere" le cose dal punto di vista di dio.

Però possiamo sempre cercare di immaginarci una condizione senza tempo... un eterno presente. Se non sarà ancora dio, almeno sarà un po' meno lontano, dato che sarà un limite in meno.

Non so quanto si possa capire... ma provarci si può sempre...
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