Discussione: Offendere-offendersi
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Vecchio 10-02-2007, 13.16.26   #11
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ecco, poni una questione importante. L'osservarsi mentre si è offesi. Bon tu parli di distacco... io preferirei dire distanza dato che distacco prevede separazione, mentre la distanza (anche minima) mi permette di vedere ma senza essere estraneo a me stesso. Se vedo ma non provo non sto facendo osservazione, sto guardando un film... devo sempre ricordarmi che quello sono io. Questo, a mio avviso, è uno dei punti fondamentali che differenziano la vera osservazione (quella che modifica l'evento) da un lavoro per così dire passivo.

Quello che possiamo osservare in secondo acchito (in primo è quella procedura che tu trovi esilarante) è che a reazione dell'offesa ci troviamo a disposizione una inaspettata quanto notevole quantità di energia che un secondo prima non avevamo.
Magari in terzo, quarto, quinto ecc. acchito possiamo vedere come usarla (per scopi Nostri) invece che farci usare (per offenderci)...
Direi che assomiglia un po' a quello che succede quanto ci tagliamo ad un tratto sale dal basso una energia che non sapevamo di avere come se in quel mentre nel sangue venisse rilasciato qualcosa che ci fa perdere la testa e se non ci stavamo osservando questo processo avviene e prende il sopravvento.

Per quello che ho definito esilarante intendo la rivisitazione a posteriori dell'accaduto, certo nel mentre non puoi assolutamente ridere se no vorrebbe dire che non è partito tutto quanto detto sopra. Ma esilarante è quasi ironico perchè vedersi in quel modo non so come dire automatizzati è sorprendente e tristemente ridicolo sotto certi punti di vista. Ma ancora non credo di aver espresso come vorrei quello che sento.
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